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Discussione: Megaupload e Rapidshare non si scarica,ma che succede?

  1. #16
    Software Zone Fanatic L'avatar di bonovox767
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    anacoreta, credo tu non abbia inteso bene quello che intendo...
    Sul fatto che andrebbero riviste le norme che regolano il copyright, siamo d'accordo...

    Quello che sto dicendo io è che l'uso principale per cui vengono usati questo tipo di siti dubito fortemente sia per musica classica o sinfonica, o per cinema d'autore del passato..

    L'esempio dei musei virtuali non calza, perchè quella è un'opzione messa a disposizione dai musei stessi, quindi su scelta dei "possessori dei diritti"...

    Poi ci sono molti musicisti che consentono di ascoltare la loro musica on streaming (quindi una sorta di "tour virtuale" della loro opera..)

    La cosa certa è che la battaglia delle major è destinata a fallire..chiuso megaupload, prenderanno piede altri 10 siti con pari caratteristiche...
    Quello che è certo è che Mr. dotcom sapeva benissimo che sul suo sito veniva ospitato materiale che infrangeva le norme sul copyright, incassando milioni di $ con gli spazi pubblicitari venduti..

  2. #17
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    Su uno di questi siti puoi trovare la versione originale,per fare un esempio,della Giovanna d'Arco di C.T.Dreyer non sonorizzato,come volle il regista. Certo le regole del copyright andrebbero riviste e corrette,sono perfettamente d'accordo. Da alcuni certe regole vengono pedissequamente ottemperate,in modo pignolo e direi paranoico. Per farti un esempio,alcuni mesi fa' avevo creato uno slideshow di foto scattate a Londra,con un sottofondo musicale dei Beatles,bene Facebook me l'ha censurato!! Col pretesto dei diritti d'autore!Cosi' ebbi a pubblicarlo muto! Mentre,e me ne sono accorto solo da pochissimo tempo,su Youtube circolano liberamente films integrali,soprattutto italiani!!! Paradossale!!

  3. #18
    New Member L'avatar di Shalashaska
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    Secondo la mia modesta opinione la legge è legge e va rispettata!
    Se su milioni di fruitori ce ne sono giusto un centinaio che utilizzano MU per fini leciti, non ci possiamo certo lamentare che l'abbiano chiuso.
    C'è poi da dire che senz'altro il mercato debba darsi una regolata, perché lo stampo elitario che si stava dando alle opere musicali e cinematografiche(e altre ancora) non andava affatto bene. E forse l'ingresso in scena di MU et simila, mandando in crisi il sistema,ha fatto ravvedere chi stava lassù. Ovviamente da contraltare c'è la scelta del pubblico, delle masse, che sempre più pigre, preferiscono mettersi davanti al pc e senza cacciare un euro si vedono intere filmografie e ascoltano discografie complete di annessi e connessi! Come per tutte le cose penso poi che in medio stat virtus, ma essendo un principio troppo perfetto per l'uomo, resterà sostanzialmente inapplicato.
    Credo che una possibile soluzione sia mettere prezzi popolari per i prodotti e chiudere tutti questi siti. Ma se da una parte il popolo non vorrà nemmeno spendere 5 euro per un film e/o album, dall'altro il mondo dei produttori, degli attori e dei cantanti (senza contare tutti quelli che ci sono dietro) non decurterà mai il proprio lauto ricavo

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