Big Champagne, una società statunitense specializzata in ricerche di mercato e consulenze di marketing, ha trovato un canale nuovo per il suo lavoro: il peer to peer. In parole povere, attraverso un software realizzato ad hoc va a sbirciare il traffico dei vari network di file sharing e analizza quali sono i file più ricercati e più scambiati, più introvabili nelle varie parti del mondo. I numeri (e i nomi) coinvolti in questo peculiare data mining sono notevoli: si parla di 25 milioni di ricerche al giorno su 20 milioni di utenti di eDonkey, DirectConnect, FastTrack, iMesh, Overnet, Ares, Blubster, Gnutella, Filetopia e FileNavigator.
I responsabili dell'azienda, interpellati in merito, trovano tutto ciò molto normale. Peccato che siamo davanti a un qualcosa che supera i limiti del tradizionale spywaring, e che sfrutta scambi illegali (ovvio che a Big Champagne non interessa quante foto delle vacanze ci si scambia via Gnutella) andando letteralmente a frugare nei dischi fissi degli utenti.

Da Hacker Journal n° 20.