Potrebbe trattarsi di una bufala stile “fusione fredda” o invece di una rivoluzione in grado di sconvolgere tutte le certezze sulle quali si fonda la comunicazione digitale. Ieri una piccola start up della Florida, la ZeoSync di West Palm Beach, ha annunciato di aver sperimentato con successo una nuova tecnologia per la compressione dei dati. Secondo l’equipe scientifica della ZeoSync, la nuova tecnica (denominata Zero Space Tuner) sarebbe in grado di aumentare di oltre 100 volte l’attuale standard di compressione dei dati senza alcuna perdita d’informazioni. La nuova tecnologia, per ora solo sperimentale, potrebbe incrementare considerevolmente le capacità di immagazzinamento dati da parte dei supporti comunemente utilizzati e potrebbe trovare importanti applicazioni nell’ambito delle telecomunicazioni, della tecnologia video e nell’accesso a Internet. La ZeoSync è stata fondata tre anni fa da Peter St. George, un consulente finanziario con un eccellente background nel campo delle telecomunicazioni. E nel team scientifico dell’azienda lavora Steve Smale, emerito professore di matematica della Berkeley University, insignito nel 1996 del Fields Prize, la massima onorificenza in questo campo. I presupposti, quindi, sembrano seri.
@Fonte Cyberotecnica.
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