Dal sito Tiscali.it
L'ultima sentenza del processo contro Microsoft per abuso di posizione dominante fa segnare un importante punto a favore dei nove stati accusatori (California, Florida, Utah, Iowa, Connecticut, Minnesota, Kansas, West Virginia e Massachusetts): la società di Bill Gates dovrà rendere pubblico il codice di Windows, il "cuore" del sistema operativo più utilizzato al mondo.
Questa è la sentenza del giudice Colleen Kollar-Kotelly che ha così dato ragione ai nove stati americani che, decisi a far applicare severe regole antitrust nei confronti di Microsoft, avevano rifiutato l'accordo raggiunto fra Microsoft, il dipartimento di Giustizia e altri nove stati degli Usa. I nove stati ribelli hanno ottenuto ragione nella controversa "battaglia" nei confronti dello strapotere della società di Seattle. La nuova sentenza, che obbliga Microsoft a rivelare il codice sorgente di Windows, ha subito scatenato una vortice di commenti e di prese di posizione. La causa procederà ora con nuove udienze a partire dal 6 marzo.
I nove stati chiedono che Windows sia reso totalmente compatibile con aggiunte di terze parti: disponendo del codice sorgente di Windows, ritengono infatti di poter dimostrare che i produttori di computer potrebbero incorporare facilmente nei propri PC programmi di società rivali, non essendo obbligati a usare Windows e Internet Explorer; una richiesta che, secondo Microsoft, presenta problemi tecnici molto rilevanti.
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