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Discussione: Ricordi d'infanzia che , di tanto in tanto, si affacciano alla vostra mente .

  1. #1
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    Ricordi d'infanzia che , di tanto in tanto, si affacciano alla vostra mente .

    Carissimi amici, nei giorni scorsi, per puro caso, mi è tornato alla mente uno degli episodi più divertenti, ma nel contempo drammatici , che mi è capitato quando ero bambina e portavo ancora le trecce...e così mi è venuta l'ispirazione di aprire questa discussione ( rima del tutto casuale...lo giuroooo !).
    Ricordo che, all'epoca ( sicuramente Dopo Cristo...), frequentavo la terza elementare, e portavo le trecce. Purtroppo non sempre andavo d'accordo coi miei genitori...e in special modo avevo ( ed ho...) un rapporto conflittuale con la figura materna , cosa che spesso ci portava ad azzuffarci bonariamente.
    Sta di fatto che, un giorno che avevo avuto una lite alquanto burrascosa con mia madre, approfittai del fatto che lei era uscita a fare spese, per inventarmi una morte accidentale e...ricordo che preparai ogni dettaglio con estrema cura , ovvero...mi distesi sul pavimento, ma prima preparai un foglietto, una sorta di testamento, dove scrissi espressamente così:
    " E' morta Patrizia ! Il tristissimo evento è da addebitarsi alla madre che la faceva sempre arrabbiare ! "
    E addirittura...per non smentire la mia pignoleria, sotto al testamento,
    ci disegnai appunto una bambina con tanto di trecce...cioè mi feci un autoritratto !
    Quando, di lì a poco, mia madre rientrò...dapprima si prese un bello spavento, ma non durò a lungo...perchè io risuscitai e... il tutto finì in uno scroscio di risate a non finire !
    Adesso tocca a voi raccontare i vostri ricordi d'infanzia !

  2. #2
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    vandaletor all'opera!!!
    L'avatar di Silajan
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    Bella che mamma buona che hai avuto! La mia se le avessi fatto prendere uno spavento simile m'avrebbe preso a ceffoni! Quante volte ho corso intorno al tavolo per sfuggire quando la facevo arrabbiare.
    Be' però preferisco ricordare le cose piacevoli.....ci penso.
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  3. #3
    Senior Member L'avatar di superbeda
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    da piccolo ero abbastanza furbetto...avete presente i classici scherzi al citofono? bhè io ne facevo almeno 1 al giorno. un giorno, appunto, citofonai ad 1 persona, che tra l'altro non conoscevo nemmeno, e invece di scappare sono rimasto davanti al portone. questa è scesa mi ha guardato malissimo e io:"cosa c'è?" e questa:"sei stato tu a citofonare?"; io:"no. sono stati 2 bambini che sono scappati 10 secondi fa.". non so se ci abbia creduto o meno ma, e risalita su casa mentre io ridevo giù di sotto alle sue spalle
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  4. #4
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    L'avatar di giofi83
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    Seconda elementare, dalle suore della Sacra Famiglia, banchi d'na vota con il piano inclinato ed io che giocavo con un minimodellino di una jaguar e-type rosso fuoco.

    Dopo 10 minuti che continuavo durante la lezione a far correre la macchinina sul banco, la suora mi si avvicina, mi prende la macchinina, accenno ad una reazione, ceffone, finestra aperta, macchinina sul tetto della casa vicina, rimostranza a mio padre a mezzogiorno, secondo ceffone da mio padre, mai più portato giochini a scuola

  5. #5
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    L'avatar di Eccomi
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    Ah, i vecchi, buoni metodi educativi di una volta...
    Chissà perchè si viveva meglio...
    ...e se foste tutti pazzi, mi dareste ragione!
    Questo è il mio sito personale...

  6. #6
    Software Zone Fanatic L'avatar di bonovox767
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    Citazione Originariamente Scritto da giofi83 Visualizza Messaggio
    Seconda elementare, dalle suore della Sacra Famiglia, banchi d'na vota con il piano inclinato ed io che giocavo con un minimodellino di una jaguar e-type rosso fuoco.

    Dopo 10 minuti che continuavo durante la lezione a far correre la macchinina sul banco, la suora mi si avvicina, mi prende la macchinina, accenno ad una reazione, ceffone, finestra aperta, macchinina sul tetto della casa vicina, rimostranza a mio padre a mezzogiorno, secondo ceffone da mio padre, mai più portato giochini a scuola
    Pensa se succedesse oggi?

    • Il padre denuncerebbe la scuola...
    • Determinati esponenti politici parlerebbero di pesante intromissione del Vaticano nei metodi educativi della famiglia italiana
    • I rettori universitari urlerebbero "Mai più il Papa nelle nostre facoltà
    • Berlusconi direbbe che questa è una conseguenza diretta dei 2 anni di governo Prodi
    • Veltroni direbbe "Yes we can"

  7. #7
    SWZ History L'avatar di fabionapoli
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    Citazione Originariamente Scritto da bonovox767 Visualizza Messaggio
    Pensa se succedesse oggi?

    • Il padre denuncerebbe la scuola...
    • Determinati esponenti politici parlerebbero di pesante intromissione del Vaticano nei metodi educativi della famiglia italiana
    • I rettori universitari urlerebbero "Mai più il Papa nelle nostre facoltà
    • Berlusconi direbbe che questa è una conseguenza diretta dei 2 anni di governo Prodi
    • Veltroni direbbe "Yes we can"
    ....e grillo urlerebbe.....ITALIANI.....

  8. #8
    Software Zone Maniac L'avatar di f3dr0
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    anche senza andare tanto in là negli anni ( scusa giofi ) anch'io ho un ricordo piuttosto vivido di un bel ceffone che ho preso dalla maestra delle elementari.. la causa fu un commento che nelle mie intenzioni doveva essere sottovoce, e invece è risultato più che udibile..

    è stato il primo e l'unico sberlone che ho preso, e devo dire che la persuasività di certi metodi funziona..

    (ah incredibile ma vero, ma non ho avuto bisogno di aiuto psicologico, non sono stato traumatizzato per anni, né ho sviluppato sentimenti antiautoritari.. altri tempi?.. )
    "Quella che vedi sul pavimento è la mia visione del mondo; la devo ancora sistemare, quindi bada a dove metti i piedi!"
    Ignatius T. Reilly, da Una banda di idioti , John Kennedy Toole

  9. #9
    Il postino suona
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    L'avatar di kevin8
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    Citazione Originariamente Scritto da giofi83 Visualizza Messaggio
    Seconda elementare, dalle suore della Sacra Famiglia, banchi d'na vota con il piano inclinato ed io che giocavo con un minimodellino di una jaguar e-type rosso fuoco.

    Dopo 10 minuti che continuavo durante la lezione a far correre la macchinina sul banco, la suora mi si avvicina, mi prende la macchinina, accenno ad una reazione, ceffone, finestra aperta, macchinina sul tetto della casa vicina, rimostranza a mio padre a mezzogiorno, secondo ceffone da mio padre, mai più portato giochini a scuola
    Io pensavo che te lo stessi mangiano il banco...

    Un mio ricordo?

    Quello che ha determinato la conclusione della mia infanzia... Perchè uno non smette di essere un bambino pechè cresce, ma in base alle esperienze...

    La mia è questa: avevo sì e no 6-7 anni... ricordo come adesso che stavo giocando sotto il tavolo in cucina con il lego... mia madre seduta al tavolo stava facendo la maglia (passatempo che ancora segue).

    Alzando lo sguardo la vidi diventare vecchia e raggrinzita e capii che un giorno avrei visto i miei cari invecchiare e alla fine morire... Capii che come la maggior parte di noi un giorno sarei rimasto senza i miei cari.

    Fu uno dei momenti più duri della mia vita e ancora oggi, quando mi trovo ad un bivio, nel momento di prendere una decisione molto grave o importante, qualcosa che può cambiare la mia vita dalle fondamenta, ecco che torna questa immagne e a volte mi sembra che ogni passaggio stia consegnando i miei cari ad un'ineluttabile fine...

    E questo fa molto male...
    Tutti abbiamo un obbligo nei confronti di quelli che sono morti troppo presto e non hanno potuto invecchiare accanto ai propri cari. Abbiamo l'obbligo di continuare a vivere per loro, indipendentemente da qualsiasi problema od ostacolo. E' un dovere nei confronti di chi non ha avuto la fortuna di restare su questo mondo...

  10. #10
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    admin admin...nel Pc delle meraviglie ho perso la Password di Alice!!
    L'avatar di Federileo
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    Carnevale del 19... neanche un soldo per il vestito ma sorella creativa. Mi confezionò un abito da castellana (nemmeno a farlo apposta) bellissimo, con tessuti preziosi: velluti, broccati, seta - provenienti da divani vecchi o vecchie tende, ma sempre molto belli.
    Io disperata perchè come le mie amiche volevo il vestito in rayon da fatina che vendevano al negozio. Un carnevale da incubo.

    Ora a tot anni di distanza, per la cena dei ......cinque anni con i compagni delle elementari, la ex più bella bimba di tutte mi fa: "ti ricordi il tuo vestito da castellana? quanto ho pianto quella sera con mia madre perchè tu eri stata la più bella di tutte!!!!!"

  11. #11
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    Ci ho pensato a lungo, prima di decidermi a condividere questo ricordo con voi...
    Non tutti ci crederanno, ma... pazienza.
    Avevo quattro anni. Papà era al lavoro, mamma era fuori casa e prima di uscire mi aveva, come sempre, affidato alle cure della nonna. La nonna era seduta su una di quelle vechie sedie a sdraio di legno e tela ed io giocavo, seduto per terra, con i miei giocattoli (non molti: il miracolo economico non era ancora arrivato, e mio padre guadagnava appena da pagare affitto, bollette e qualcosa da mangiare...).
    Suonarono alla porta e la nonna mi prese per mano e si alzo' per andare ad aprire. Per arrivare alla porta bisognava passare per il salotto e la cucina, ma appena varcata la soglia del salotto nonna alzò lo sguardo e gridò un nome: "Camilla!". Alzai gli occhi anch'io... Sul grosso armadio in fondo alla parete, una bambina vestita di bianco, dai capelli neri e il volto pallidissimo, camminava verso di noi... Per poi sparire nel nulla. Mia nonna non raccontò quella visione a nessuno, e neanche io: non ero rimasto turbato... ero così piccolo che mi sembrò normale che una bambina potesse camminare su un armadio e poi scomparire!
    Mia nonna morì poco tempo dopo. Passarono quattro anni, quando vidi la fotografia di quella bambina tra le vecchie foto di famiglia, e dissi a mia madre: Questa è la bambina che camminava sull'armadio! Così le dovetti raccontare tutto, e mentre raccontavo mi rendevo conto che forse non era una cosa tanto normale, quella che avevo visto...
    ...e se foste tutti pazzi, mi dareste ragione!
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  12. #12
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    Un mio ricordo?
    Quello che ha determinato la conclusione della mia infanzia... Perchè uno non smette di essere un bambino pechè cresce, ma in base alle esperienze...
    Chissà perchè mi era sfuggita questa bellissima testimonianza di Kevin ?!
    Mi ha colpita davvero...perchè l'ho trovata particolarmente intensa...
    E' proprio vero che , nonostante il normale corso della vita, può succedere che per alcuni di noi, intervengano episodi che ci mettono di fronte,
    in modo repentino,alla fine della nostra infanzia...

    ... avevo sì e no 6-7 anni... mia madre seduta al tavolo stava facendo la maglia ...
    Alzando lo sguardo la vidi diventare vecchia e raggrinzita e capii che un giorno avrei visto i miei cari invecchiare e alla fine morire... Capii che come la maggior parte di noi un giorno sarei rimasto senza i miei cari.
    Sai Kevin, anche a me, qualche tempo fa, è accaduta la stessa cosa, con mia madre...
    Per qualche "strano" motivo, infatti, prima "la vedevo" sempre giovane...e
    una sera, del tutto inaspettatamente, mi sono accorta delle sue rughe...e
    ho provato una sorta di sgomento...e ho formulato il tuo stesso pensiero...

    ***********

    Voltando pagina ( anche perchè ...non ho voglia di aprire il rubinetto delle lacrime ), mi è venuto in mente
    un episodio, accaduto quando avevo 12 anni...
    All'epoca, abitavo ancora a Bari, e quell'anno, siccome mia nonna materna si era sentita male..., abbiamo deciso di venire a Livorno a trascorrere
    le feste natalizie coi parenti materni...
    Il giorno di Natale, dopo che ci eravamo rimpinzati ben bene...e bevuto spumante più del normale ..., avvertii
    il bisogno di coricarmi per schiacciare un pisolino. I miei zii mi fecero distendere
    sul loro letto matrimoniale e se ne andarono nelle altre stanze, dove nel frattempo stavano proseguendo
    i festeggiamenti ( per la cronaca, avevano pensato di mettere dei dischi di liscio e improvvisare un ballo ).
    Ora, dovete sapere che, noi eravamo al piano terra della palazzina, ma i miei parenti avevano anche
    un appartamentino seminterrato...e in entrambi c'erano gli apparecchi telefonici, ma con il medesimo numero.
    Per qualche motivo che non ho mai capito, quando l'apparecchio del piano terra veniva usato, al piano sottostante
    si sentiva un suono simile ad un campanellino...e viceversa.
    Tornando a quel pomeriggio di Natale, nonostante avvertissi un gran sonno, per via dello spumante bevuto , mentre ero coricata
    sul lettone dei miei zii ,e mi accingevo a schiacciare un pisolino..., sentii quel suono del telefono, che segnalava che, dal piano seminterrato, qualcuno stava facendo una telefonata e , incuriosita, alzai la cornetta e mi misi in ascolto
    Riconobbi la voce di mio zio , il quale ,fin dalle prime ore del mattino, stava tentando disperatamente di mettersi in contatto telefonico
    con
    suo fratello Marco , residente in provincia di Udine...ma le linee erano sovraccariche, come accade nei giorni delle feste più importanti.
    Allora, non appena io alzai la cornetta , mio zio , tutto speranzoso, disse :
    " Pronto ?? Chi parla ?? " e io...mi misi a camuffare la mia voce, e risposi :
    " Sono Marco ! "
    E vi giuro che, in un primo momento, mio zio ci credette sul serio !!
    Infatti mi rispose :
    " Ehiiiii Marcoooo...sapessi da quanto tempo sto cercando di telefonarti !! "

    Ma ben presto si accorse che qualcosa non quadrava...e mi chiese di mettere giù la cornetta !
    Ultima modifica di bellascrittrice; 31-07-2008 alle 18.34.51

  13. #13
    Senior Member L'avatar di spirity
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    Faccio presto: non mi ricordo nulla della mia infanzia.
    Purtroppo a 10 anni rimasi in coma e quello che mi è accaduto prima del coma devo averlo rimosso.
    Ho però un ricordo post-infanzia.
    Alle medie quando c'era il tema "racconta di una gita con la famiglia" o "racconta un episodio della tua infanzia" ( un po' come questo thread) mi beccavo certe note sul diario da fare impallidire pure a Emilio Fede!
    Non ero bravissima a scrivere balle astronomiche e esageravo nel raccontare fatti palesemente inventati, ma come potevo fare se non ricordo niente di quand'ero bambina e il tema lo dovevo scrivere? Quella prof pensava che mi facesse piacere non ricordare niente?
    Mi piacerebbe però sapere con cosa giocavo, come trascorrevo il tempo libero e con chi....
    Felice è colui che oltre le noie e gli affanni che aggravano con il loro peso la noiosa esistenza può librarsi con ala vigorosa verso campi luminosi e sereni, colui che ha nei mattini pensieri alati come allodole e comprende senza sforzo il linguaggio dei fiori e delle cose mute.

  14. #14
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    Fammi capire Spirity :
    se nel tema eri costretta ad inventarti episodi che non avevi realmente vissuto, come faceva la tua prof a capire che appunto erano frutto della tua fantasia ??
    In ogni caso mi rincresce moltissimo per quanto ti è accaduto a 10 anni...

  15. #15
    Software Zone Fanatic
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    Certo che avere un coma nei ricordi di infanzia non è cosa gradevole ; ma è bellissimo che tu lo possa raccontare.

    Io ricordo una grande fontana al centro di una piazza, con il bordo ben superiore alla mia altezza, dove non potevo mai affacciarmi per vedere o toccare l'acqua, se non in braccio a mio padre o mio fratello.

    Poi, ritornandovi dopo 20 anni, quella fontana si era incredibilmente rimpicciolita, e mi arrivava all'ombelico....... sembra una cosa scontata, ma al momento ci sono rimasto anche un po' male.

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