Non sono mai stato favorevole alla pena di morte in generale, tranne che per alcuni reati particolari, per i quali l'applicazione non deve affatto significare nè punizione nè mancanza di fiducia di un eventuale punizione post mortem.
Mi sta bene il punitore dopo la morte, mi sta bene il perdono senza vendetta, ma non mi sta bene che queste persone possano ripetere il reato efferato per il quale sono giudicati e condannati.
E' una forma di autoprotezione della gente che verrà, di istinto di conservazione.
Non di vendetta, anzi. Io penso che andrebbero eliminati fisicamente, inceneriti e perdonati con grande magnanimità.
Una legge islamica che condivido è la possibilità per i parenti delle vittime di commutare la pena di morte in ergastolo per il condannato ; mi sembrerebbe giusto, visto che parliamo continuamente di integrazione, di amore per il prossimo, di frasi molto ortodosse e moralmente ineccepibili, di fare propria questa norma islamica.
E mi sembrerebbe altrettanto giusto che siano i parenti delle vittime, a maggioranza, che possano decidere il perdono, e quindi l'ergastolo, facendoli rodere nel rimorso (?), oppure la fucilazione con conseguente cremazione e perdono immediato, per evitargli pietosamente il rimorso a vita.
Tutto questo per garantire agli altri uomini che non possa reiterare i reati (con conseguenti inasprimenti delle condanne divine post mortem) e per rispetto della volontà democratica dei parenti delle vittime.
Bisogna avere un minimo di umanità ed impedire che l'orrore delle loro azioni possa farli macerare nella sofferenza e nel dolore per tutta la vita.
La morte sarebbe un grande gesto di illuminata civiltà e di umanità.
Sempre imho.
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