Tratto da Reteveneta.it
MOTOCICLISTA PERDE LA VITA SUL FADALTO
Una tragedia annunciata. Una di quelle morti, dolorose eppure prevedibili, che i residenti del Fadalto si aspettano da un giorno all’altro. Un centauro ha perso la vita, oggi pomeriggio, nel tratto di strada a Vittorio Veneto che i motociclisti in arrivo da tutta Europa chiamano “il circuito”. Ed invece è una Statale, la 51 d’Alemagna, che attraversa il centro abitato. Erano le 16.50 e Claudio Pecci, 32enne residente a Treviso in vicolo Sant’Angelo 8, stava percorrendo quella strada, più volte definita “maledetta” in sella alla propria due ruote. Una potente Suzuki Gsx 750, di cui ora rimangono solo pochi pezzi. Un testimone, che si trovava in un bar vicino al punto del fatale impatto in via Nove Alto, ha riferito di aver sentito la moto scendere, in direzione del centro della città della Vittoria. Il conducente avrebbe ingranato, in rapida successione l’una dopo l’altra, le marce più alte. Ma nell’imboccare una curva che volge a destra, Pecci ha perso il controllo del mezzo, che è schizzato via sulla sinistra ed è andato a schiantarsi contro il muro di cinta. L’urto è stato tremendo. Il veicolo, completamente impazzito, è stato sbalzato nel burrone situato sul lato opposto della carreggiata, ha preso fuoco ed è stato praticamente disintegrato. Orribile la fine per il 32enne, spirato sul colpo, orrendamente mutilato.
Raccapricciante la scena che s’è presentata ai soccorritori: i sanitari del Suem, i vigili del fuoco e gli agenti della polstrada vittoriese. Ormai non c’era più nulla da fare. Se non, ancora una volta, tornare a raccogliere la protesta degli abitanti, che da anni lamentano la pericolosità dell’arteria e soprattutto dei centauri che anche nel recente passato si sono addirittura sfidati in gare di velocità fra le curve. Tra le forze dell’ordine e gli amministratori locali rimane l’amarezza per una tragedia che spezza la serie positiva di pattugliamenti preventivi e repressivi per assicurare la sicurezza in Fadalto.
Numerose, quest’estate, erano state le sanzioni elevate nei servizi congiunti di polizia stradale, carabinieri e vigili urbani per eccesso di velocità, sorpassi azzardati e guida con la targa occultata.
Altre fonti: Gazzettino (bisogna registrarsi).
Si, Caio, se ne è andato. Non l'ho conosciuto a fondo, molti incontri casuali e fuggitivi. Amico del fratello di mia morosa. Le volte con cui c'ho parlato potrei contarle sulle dita, ho fatto qualche partita a pallavolo, così, ai campetti.
Nel rispetto dei suoi familiari e dei suoi amici più stretti non si dirò alcune cose da perfetto critico, ma prenderò lo spunto per rifletterci un pò su, anche se lo conoscevo anch'io e mi dispiace dell'accaduto. Certamente.
Forse scriverò combattuto da un principio di rabbia verso di lui, e probabilmente è ingiusto, ma ce l'ho verso la categoria dei motociclisti.
Vorrei capire, con questo 3d, perchè nella vita si devono provare emozioni forti, dense di adrenalina e non ci si ferma ad apprezzare i momenti lenti, quelli in cui ci si può divertire senza isolarsi dagli altri. Nel rispetto degli altri. Magari su un prato.
Appena arriva la primavera, con l'adrenalina in corpo, molti motociclisti cominciano a fare gare di sorpassi su strade che non lo consentirebbero (mi viene in mente una discussione fatta in SWZ sul tema, ma non la trovo più. E si continua per tutta l'estate...
EDIT: taglio parte di questo post per alcune osservazioni pervenutemi, specifico che quanto da me detto non è per attaccare una persona scomparsa (ci mancherebbe) ma la realtà che vede motociclisti spericolati. Mi spiace aver modificato questo post, lo faccio per non creare inutili polemiche.
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