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siamo a quota 20
non ho parole
Un incidente terribile.
Per come la vedo io è un orrendo incidente, ma non è detto che ci debba essere per forza l'errore umano, inteso come responsabilità verso un manutentore o verso il "sistema".
Può essere un errore normativo a livell europeo, può essere un errore abitare vicino alla ferrovia, può essere un errore trasportare GPL su rotaia, ma ora è il caso di ascoltare il silenzio di quel triste elenco pubblicato da Marco.
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Da quello che ho sentito nelle notizie in tv sembra che le responsabilità ci siano, e ancora una volta c'è il rimpallo di queste responsabilità. Che poi ci sia anche una buona dose di mancato buonsenso, non ci piove, di certo non può essere ritenuto un errore abitare vicino alla ferrovia anche perchè ti aspetti che i treni viaggino sui binari e non saltino per aria. Il gas gpl se non lo trasporti su rotaia come lo trasporti? Su gomme? in caso di incidente stradale succede un'ecatombe............quello che manca è come sempre il fare il proprio lavoro con attenzione per ridurre al minimo questo genere di disastri.
Non credo sia il momento di fare silenzio. Credo sia il momento di gridare in faccia a chi (a partire dalle alte sfere delle FS) si sta parando il fondo schiena invece di condividere tra le varie parti in causa le responsabilità.
Queste 20 persone, perchè sono persone e non numeri, queste 20 vite sono strate troncate a causa di qualcuno che deve pagare, e deve pagare al massimo possibile. Non riporterà in vita le vittime ma magari sarà l'auspicio per prendere sul serio tutti quanti il proprio lavoro mettendo al 1 posto l'incolumità delle persone.
P.s. abito a 30 metri dalle rotaie nel mio paese, prendo i treni (locali) ogni giorno per lavoro, e vedo come lavorano, e vedo le lacune e vedo che si potrebbe fare molto meglio ma non si fa. E oltre a segnalare a farmi sentire non saprei cosa altro fare. Vedo passaggi a livello incustoditi aperti mentre passa il treno, vedo incendi che lambiscono le rotaie ogni estate ( e ci sono gli alberi che prendono fuoco con le sterpaglie) e chiamo puntualmente i vigili del fuoco. Scusate questo ps che può sembrare ot, ma davvero è avvilente sentire quello che stiamo sentendo in tv in questi giorni.
Mi ricollego a quanto detto da Cerbiattazzurra sulla sicurezza e sui controlli. L'altro giorno ho sentito un'intervista al presidente delle ferrovie e ancora mi girano.
In soldoni il discorso era questo: I carri sono di proprietà straniera - In Italia i controlli ci sono - se il disastro è dovuto a cattiva manutenzione le colpe sono del proprietario dei vagoni.
COOOOOOOSA?
I macchinisti sono italiani, i carri viaggiavano sulla linea italiana. Non sono a norma? NON TRANSITANO.
Se una compagnia aerea è pericolosa gli viene vietato il transito nei cieli di molti Paesi, se i carri ferroviari, per di più con carico pericoloso, DEVONO essere controllati ed eventualmente VIETARNE il transito.
Lo sport più praticato in questo paese di pulcinella: lo scaricabarile!
Che vada a dirlo alle famiglie delle vittimi che la colpa è del proprietario dei vagoni :mad: :mad:
Stessa reazione che ho avuto io...
Ho un amico che lavora nel settore e che tra l'altro ha lavorato nell'azienda mantovana che ha revisionato il vagone in questione, l'ultima volta...
Mi parlava dei controlli che non vengono più fatti dalle ferrovie dello stato...
Ricordate l'omino che una volta passava accanto ai convogli fermi e picchiava contro le ruote?
Ora non si fa più, ma era una cosa necessaria perchè serviva a controllare lo stato delle molle delle sospensioni.
In pratica se la molla è a posto e non ha perso di elasticità, non ci sono problemi, ma se si è impaccata, significa che ogni scossone, urto o altro si riversa sull'assale delle ruote che a lungo andare si usura talmente tanto da spaccarsi.
Immaginate il peso di un vagone a pieno carico e immaginate cosa devono sostenere gli assali. Aggiungete tutti gli urti e gli scuotimenti se le molle sono impaccate e capirete come può succedere un incidente simile.
Le FFSS fanno ridere e lo dice anche un meccanico della tratta soggetta all'incidente in un intervista riportata da TGcom, quando parla chiaramente di un obbligo delle FFSS ad eseguire controlli sui convogli non di proprietà che transitano su territorio nazionale. Ha ben da dire l'AD di FFSS che la responsabilità non è loro, ma si nasconde dietro al solito dito... E dovrebbe vergognarsi di quello che dice. Come si dovrebbe vergognare chi ha dato l'appalto (e bisognerebbe vedere quali erano le altre offerte)
Nel caso in cui davvero fosse l'assale ad avere dei problemi e non le molle, l'azienda mantovana (che cmq ha le sue responsabilità, perchè non puoi ignorare problemi grossi e accettare di fare un lavoro ai minimi termini, anche se richiesto dal cliente, piuttosto non lo fai) ribatte che era stata chiesta una revisione breve, che non comporta il controllo ad ultrasuoni degli assali, ma sarebbe anche da capire che tipo di controllo a ultrasuoni, perchè ce ne sono di più e di meno accurati, a seconda delle esigenze. Ma questi i controlli devono essere stati fatti dal 2004 ad oggi. Quindi da qualche parte il certificato deve esserci.
Un altro problema è che questi certificati alla fine sono carta straccia di cui le aziende hanno i cassetti pieni, perchè i controlli vengono effettuati con superficialità.
Ricordo un'azienda che ha avuto dei problemi grossi con un cliente in Danimarca e poi abbiamo scoperto che i controlli a ultrasuoni li aveva fatti fare da un cugino che modificava i risultati... una cosa da matti, visto che si trattava di particolari da ottovolanti e se mi permettete un consiglio, evitate gli ottovolanti: dovrebbero essere progettati da ingegneri spaziali per le sollecitazioni a cui vengono sottoposti ma vengono messi giù da fabbri ferrai, c'è una ignoranza nel settore...
Oltre a quello che ha detto Frabi, ho notato un'altra cosa nelle dichiarazioni dell'AD di Trenitalia....
Quando succede un incidente ferroviario con treni italiani di proprietà italiana, le dichirazioni ufficiali dicono praticamente sempre che i mezzi erano revisionati e sicuri, così come i binari, e che l'errore è stato umano.
Ora, guarda un po', l'incidente di Viareggio accade per il deragliamento di una cisterna di proprietà estera, e poche ore dopo cosa mi dichiara l'AD di Trenitalia?
Che sono già certi che è da escludere l'errore umano e che la responsabilità e quasi sicuramente da attribuire ad un difetto meccanico della cisterna di proprietà austriaca...
Curioso vero, come si spostino le certezze a seconda della proprietà?
La manutenzione e la sicurezza sono considerati ancora oggi costi aggiuntivi.
Concordo con chi ha scritto che un Amministratore delegato delle ferrovie non puo' uscirsene con quelle affermazioni ; pero' attenzione, esiste anche una normativa europea che prevede modalità e tempi di revisione, di standard costruttivi e tutto il resto.
Quindi quoto in pieno il pensiero di Cimi in proposito. Un aereo non puo' cadere per un errore umano, è impossibile, è tecnicamente non realizzabile ; l'aereo se cade cade sempre per il concorso di due o piu' concause, ma per un errore umano non puo' cadere.
Idem per un incidente ferroviario di quelle dimensioni : non è vero che un assale non radiografato possa causare quella strage, ma è vero che quella strage è possibile quando non hai radiografato l'assale, e contemporaneamente non hai fatto altri controlli sui componenti di assemblaggio di quel vagone (costruiti sembra nella germania est nel 1976) e non hai fatto le ispezioni, le prove di resistenza, i collaudi periodici previsti in sede di collaudo del nuovo e di collaudo periodico.
Quindi sono sempre piu' di una le concause, mai una sola.
Se un macchinista impazzisce e volesse attraversare una stazione a 180 Km c'e' un sistema di sicurezza che glielo impedisce ; cosi' pure se un macchinista trova un semaforo rosso e non o dovesse vede perchè si sta allacciando una scarpa, o perchè è svenuto per un malore.
Il problema nasce quando i macchinisti dovrebbero essere due e invece è uno solo, quando il sistema di regolazione della velocità del convoglio c'e' ma non funziona o non è stato ancora installato per via della circolare n. ....bla ... bla.... bla.....
In alcuni paesi del sud-est asiatico tipo la Tahilandia non è possibile far entrare del legname sotto qualsiasi forma, per una normativa interna relativa a spore, ingresso di batteri particolari ecc.....
I container sono quasi tutti con i pianali in legno, ma anche le compagnie di export piu' scalcinate che esistono non si permettono di mandare un normale container, che verrebbe immediatamente respinto prima dell'attracco della portacontainer in porto.
Noi in europa possiamo costruire un vagone nuovo di zecca con pezzi riciclati da vecchi vagoni di 20 o 30 anni fa, spolverati e verniciati, montati e ...via.
Sarebbe come fare una macchina nuova ricorrendo pezzo per pezzo ad uno sfasciacarrozze. Il problema è cosa prevede la norma, e chi la fa eventualmente rispettare.
E se si vuole che le vittime di questi giorni non siano state completamente inutili, bisogna indagare, appurare la verità, e laddove non è possibile sbrogliare le norme della burocrazia internazionale, bisogna cambiare le regole per renderle chiare e verificabili.
L'Europa non deve essere solo business, banche, miliardi che girano in tasse e finanziamenti.
Non so se hai sky, ma ti consiglio eventualmente di andare da chi lo ha e guardare su "mondi e culture"..le trasmissinoni di "indagini ad alta quota".Citazione:
Originariamente Scritto da il pazzo
Scoprirarai che parecchi incidenti aerei darivano non da uno, ma da parecchi errori umani che si sono sommati, così come diversi incidenti aerei derivano da un insieme di fattori che, presi uno ad uno, sono facilmente determinabili, ma se capitano contemporaneamente...diventano assolutamente imprevededibili.
Così come vedrai che parecchie vite sono state salvate dall'"abilità" del pilota.
Sento spesso che dire che, quando succede una disgrazia, bisogna trovare i responsabili.
Io penso che sicuramente le responsabilità vadano eventualmente individuate....ma non necessariamente trovate, perchè a volte, i fatti succedono per pura...sfiga!
...infatti...
Ho letto tutta la discussione e mi unisco al vostro dolore; purtroppo non riesco a trovare altre parole; la rabbia è tanta e questa offusca la mente.
[QUOTE]
Stai confermando esattamente quello che ho scritto prima.
E ci mancherebbe altro , meno male. Ma non è certo la sola abilità del pilota che consente all'aereo di volare o non è certo un errore umano del pilota che puo' condannare a morte 250 persone in un boeing.Citazione:
Così come vedrai che parecchie vite sono state salvate dall'"abilità" del pilota.
Assolutamente sbagliato : capisco che ognuno di noi si porta appresso la sua preparazione culturale derivante dal lavoro che ha fatto o che fa.Citazione:
Sento spesso che dire che, quando succede una disgrazia, bisogna trovare i responsabili.
Io penso che sicuramente le responsabilità vadano eventualmente individuate....ma non necessariamente trovate, perchè a volte, i fatti succedono per pura...sfiga!
Ma ti assicuro che in tanti anni, nei quali ho dovuto studiare e curare la sicurezza di impianti e di persone che ci lavoravano, la parola sfiga non esiste, e non deve esistere.
Il supporto di un carrello ferroviario potrebbe anche rompersi nonostante i test, le prove e i collaudi cui è stato sottoposto, ma se tutto è stato nella norma vuol dire che la norma è sbagliata, non che è stato sfortuna.
Percio' Cimi, che evidentemente ha una formazione piu' tecnica e pragmatica, ha detto cose condivisibili.
L'imprevedibilità di un evento è un'altra cosa : è un bradsismo che fa sparire il selciato sotto ai binari, un meteorite che arriva dalla galassia e investe la cisterna, ma non un carico pericoloso che deraglia da un binario.
Non è sfiga quella, è non aver rispettato le norme previste, o averle rispettate ed avere delle norme incomplete o insufficienti, o è pura delinquenza di aziende preposte ad un lavoro che non fanno, per il quale vengono pagati fior di milioni , in barba a persone che possono morire senza alcuna colpa, mentre chi avrebbe potuto evitarlo ingrassa i suoi conti in banca.
La sicurezza è una scienza che deve prescindere dal buon senso ; il buon senso viene evocato sempre da chi non vuole fare sicurezza e si affida alla buona sorte, o da chi non è del campo come te e tante altre persone.
E se succede una disgrazia come quella di Viareggio, ecco che viene messa in mezzo la sfiga.
La sicurezza è una cosa molto seria, perchè mette a repentaglio la vita o l'incolumità di uomini e donne. E non si improvvisa, non puo' essere gestita alla volemose bene o contando sulla serietà e la diligenza del prossimo. E' una scienza che bisogna conoscere bene prima di applicarla.
Pensa a quanti incidenti stradali succedono oggi perchè una ruota si è staccata da un'automobile .... sai quanti saranno in tutto il mondo ? Zero, forse uno.
E se viene fuori una ruota è perchè il gommista non l'ha avvitata bene, non per sfiga. E per evitare il porblema il gommista ha un avvitatore pneumatico frizionato, che stringe la ruota al punto giusto. E se la frizione dell'avvitatore non funzionasse ci sono comunque ancora i cinque perni e le cinque colonnine che li reggono.
E se si rompe una colonnina e salta il perno le altre quattro reggono abbastanza per far vibrare l'avantreno e consentirti di arrestare il mezzo.
Quindi, secondo me, con molta serenità, in episodi come questo si deve giustamente piangere per le vite umane distrutte. Ma subito dopo si deve vedere tutti i perchè e i per come, senza buon senso, ma con i metodi di indagine scientifica che esitono già.
Altro che sfiga, amico mio.
Non credo che gazza voglia addossare la colpa alla sfiga.
Ritengo che quando capitano disatri di tali dimensioni, da Viareggio ai morti di L'Aquila e via dicendo, la ricerca, giusta ed obbiettiva, delle responsabilità penali e civili, sia un'impresa titanica.
Poi la componente fatalistica di trovarsi al posto sbagliato nel momento sbagliatoo esiste, ma certamente non deve essere una scusante per chi ha commesso gravi mancanze contribundo ad un disastro che poteva essere ridotto se non evitato completamente.
quoto...
intanto un altro! 21.... e non credo che sia finita qui...
l'amosfera che si respira è strana.. si vede la gente che cerca di non pensarci, ed in apparenza la vita sembra normale!
Ma basta fermarsi un momento con chiunque, magari al bar per un caffè, e nonostante che si cerchi di parlare di altro, nonostante che ci si sforzi di non pensare il discorso casca sempre lì.. e lì si vedono gli occhi lucidi di commozione, lo spavento, il disorentamento, la frustrazione e la rabbia!
io so che, nel mio piccolo, non credo che l'immagine del cielo arancione e della fiammata altissima, la sensazione di calore sulla pelle dopo la fiammata, lo spostamento d'aria, i rumori "impossibili" da sentire nel contesto di una cittadina come la mia, questi 4 o 5 boati a ripetizione, questo rumore di lamiere sentite da me a discreta distanza (circa 500 mt), le sirene fino all'alba...
non lo auguro a nessuno e spero che questo serva d'insegnamento perchè MAI PIU' nessuno sia condannato a morte con l'unica colpa di "abitare proprio lì"!