Con quello che sto provando sulla mia pelle in questo periodo, il mio disgusto verso tutti gli enti pubblici che ci gestiscono e i politici è arrivato a tal punto da farmi dire che le aziende che decidono di andarsene da questo paese non solo hanno tutte le motivazioni per farlo, ma fanno pure bene. Quando è tutto in mano a gente che non ha mai lavorato, non può che finire male.
Io spero che faremo la fine della Tunisia.
Tutti abbiamo un obbligo nei confronti di quelli che sono morti troppo presto e non hanno potuto invecchiare accanto ai propri cari. Abbiamo l'obbligo di continuare a vivere per loro, indipendentemente da qualsiasi problema od ostacolo. E' un dovere nei confronti di chi non ha avuto la fortuna di restare su questo mondo...
Se a me industriale servono 10000 ore per determiante commesse da evadere, partendo dal principio del dlgs del 2004 dell 48 ore settimanali per 4 mesi e in casi particolari aumentato a 6 mesi o un anno, devo assumere 50 operai per un anno.Originariamente Scritto da il pazzo
Se lo devo fare i 4 mesi devo assumere 150 operai, sperando che possano bastare i generici e non gli specializzati, ma il problema è che passati i 4 mesi non posso più licenziarli e se le commesse non si rinnovano, si rinnovano i problemi di esubero del personale.
Con questo non difendo certo l'attuale e passata direzione della Fiat, ma do anche bacate in testa ai governi degli ultimi 50 anni ed ai sindacati ed anche la chiesa, tutti e nessuno escluso, in quanto tutti ma proprio tutti hanno fatto i propri interessi fregandosene dei lavoratori e del paese in generale.
Mettiamo il caso che avessero vinto i no e puta caso che quel bastardo di Marchionne mantenesse la parola di chiedere anche Mirafiore ed andare in Canada o la dove il diavolo lo possa portare, allora si che il rischio di una sindrome tunisina IMHO potrebbe verificarsi.
La partecipazione anche economica dei sindacati non esiste solamente in Germania ma anche in tanti altri paesi.
Quello che ribadisco è essenzialmente che ci meritiamo quello che abbiamo, abbiamo sempre voluto vivere sulle spalle altrui, abbiamo sempre voluto pagare meno tasse, non ci si rende conto che poi i nodi vengono al pettine e l'assistenzialismo proprio non può più sostenere questo nostro paese.
E la cosa più grave è che manca proprio l'interesse a voler diversificare la ricerca di nuove attività lavorative, l'iniziativa privata non esiste più, gli artigiani non esistono più.
Certo, è lo stato che deve provvedere a dare un aiuto ai giovani che voglio mettersi in proprio...ma con i governi che ci troviamo è pura illusione.
Questo è un altro discorso, diverso da quello che dicevi prima. E in ogni caso questo problema è stato ampiamente risolto negli ultimi 15 anni in modo semplice e disarmante.
Non so' che attività fai e manco le dimensioni del tuo busines, ma ti assicuro che oggi alla Fiat come in migliaia di altre aziende simili (leggi la parte iniziale di questo thread a proposito di telecom....) esiste una percentuale di dipendenti diretti a tempo indeterminato, un'altra a tempo determinato ed un'altra "ad ore determinate" rappresentate dalle aziende cooperative che lavorano in produzione con paghe bassissime (non pagano tasse e spesso si dimenticano i contributi, e se fai ricorso falliscono e riaprono con altro nome e le stesse persone.......), che dimensioni dalle 14 di un giorno qualsiasi per le 18 dello stesso giorno .... piu' elasticità di questo non c'e' niente.
Per capirci, società di Logistica Pincopallino, 100 dipendenti diretti, 50 dipendenti a 3 o 6 mesi e 200 dipendenti di ditte esterne che possono diventare 163 o 190 o 110 o 80 con un preavviso di 4 ore..... quindi, problema delle commesse extra superato da anni, e nel modo piu' legale che esista.
La partecipazione di alcuni sindacati all'azionariato di alcune aziende è tutt'ora un fatto molto limitato.La partecipazione anche economica dei sindacati non esiste solamente in Germania ma anche in tanti altri paesi.
Sulla Germania, come accennavo nel post precedente di risposta all'impiastro (Yogo) c'e' una situazione del tutto particolare e difficilmente comprensibile per noi come italiani. Basti dire che in Germania il sindacato in fabbrica non esiste totalmente, non ha diritto di fare assemblee in fabbrica, non ha alcun rappresentante che possa svolgere qualsiasi attività in fabbrica, non esiste nessuna norma, neanche piccola di un qualsiasi Lender, che permetta votazioni, tesseramento, contestazioni ecc... all'interno dello stabilimento.
Pero' poi i lavoratori eleggono loro rappresentanti nei consigli di amministrazione, e in alcuni settori sono PARITARI numericamente e decisionalmente rispetto alla proprietà, e difendono a spada tratta gli interessi dell'azienda, senza per questo calpestare quelli dei lavoratori, perchè in Germania (come in Cina per esempio....) gli interessi dell'azienda sono considerati comuni a quelli degli operai.
Lo so', ti sembrerà un discorso un po' assurdo, ed io stesso rimanevo allibito le prime volte che parlavo alla Opel di questi temi, ma è cosi'.
Loro la chiamano co-gestione, ha delle regole ferree, e garantisce a sindacati e lavoratori di essere rappresentati e tutelati sempre e comunque, pur non avendo in fabbrica nessun delegato, nessuna sala riunione e nessun capannello di delegati aziendali che interrompono il lavoro ecc......
Questo discorso, un po' complesso da articolare, è pero' diametralmente opposto a quello del nostro pseudo-manager col maglione, perchè mentre i tedeschi IMPONGONO ai lavoratori di avere loro rappresentanti sia nei consigli direttivi e sia nei consigli di orientamento strategico dell'azienda, il nostro management a pane e frittata del tizio col maglione non ha ancora spiegato A NESSUNO quale è la strategia della Fiat per i prossimi 3 anni.
E' un po' diverso, come vedi, e non posso parlarne a pezzettini tipo Travaglio.
L'assistenzialismo lo hanno fatto gli italiani, per 50 anni, alla Fiat, che adesso si atteggia a fabbrica autonoma solo perchè lo stato non ha manco gli occhi per piangere.Quello che ribadisco è essenzialmente che ci meritiamo quello che abbiamo, abbiamo sempre voluto vivere sulle spalle altrui, abbiamo sempre voluto pagare meno tasse, non ci si rende conto che poi i nodi vengono al pettine e l'assistenzialismo proprio non può più sostenere questo nostro paese.
Ma se la Fiat dovesse restituire agli italiani tutti i soldi che si è incamerato indebitamente, senza restituzione e con qualche dubbio (immediatamente archiviato da piu' parti ...) di grosse evasioni fiscali, beh ... probabilmente il nostro manager da strapazzo sarebbe in mezzo ad una strada.
La globalizzazione figliuolo... la globalizzazione. Che me ne importa dell'artigiano se oggi importo dalla Tahilandia i pannelli per controsoffitti a 1/10 del prezzo locale ?....E la cosa più grave è che manca proprio l'interesse a voler diversificare la ricerca di nuove attività lavorative, l'iniziativa privata non esiste più, gli artigiani non esistono più.
che me ne importa di fare il mobile in Brianza se lo stesso lo posso importare dalla Cina ad un prezzo di 1/30 ?....
mi dirai che quello brianzolo era migliore ... e chissenefrega ... la globalizzazione significa guadagnare il 500% su un giocattolo della Chicco o su un paio di scarpette da footing che prima invece mi davano un margine, andando bene, del 15/20 %.....
E dei giovani me ne strafrego ancora di piu', perchè la loro disoccupazione o sottoccupazione non incide affatto sul mercato interno, visto e considerato che io, importando dalla Cina i mobili in rovere ad un prezzo 30 volte inferiore, basta che ne venda solo la metà (con un ricarico imponente) ed il resto li porto in Spagna o altrove.
Non so' se è chiaro il concetto della globalizzazione .....
la maggior parte delle grandi imprese tedesche sono guidate da un consiglio di gestione che è nominato e controllato da un consiglio di sorveglianza formato per metà dai conferenti di capitale e per metà dai rappresentanti dei prestatori di lavoro.
(prestatori di lavoro che hanno anche, come dicevi, facilitazioni sull'acquisto delle singole azioni o in blocco tramite sindacato)
Fonti:
Cogestione - Wikipedia
Gesellschaft mit beschränkter Haftung - Wikipedia, the free encyclopedia (presente le gmbh?)
"the cooperative game theory of the firm" m.aoki, oxford university
poi, beninteso, i cugini crucchi sono mediamente parecchio più brutti degli italiani, senz'arte, mangiano male, ecc....e non so se farei a cambio.
su tutto il resto, produttività, logica tedesca, e bla bla bla, concordo con te. ed è appunto per questo ho trovato false e tendenziose e travagliesche talune affermazioni del post #57
li hai conosciuti purte tu????sarà che nel 2003 alla VW lo stato PRESTA SOLDI a 24 mesi a tasso corrente, e che se non restituiva i soldi gli sequestravano lo stabilimento di Colonia in 6 giorni ?.....
tra ford, volvo, vw (...) a Saarlouis e Koln, hanno un'efficienza impressionante sti crucchi, lo vedo ogni santissimo giorno. sono cose che, un italiano medio, se le sogna. (per quanto poi, come dicevo, il tedesco sia triste, l'italiano si fa il bunga bunga)
hai ragione.E potremmo continuare fino a fine anno. Ma il senso banalmente è che non si puo' pensare che il rilancio di un'azienda parta dalla presentazione di un contratto "prendere o lasciare", dalla legge Biagi, dall'azzeramento delle tutele sindacali e dalla rifuzione di 10 minuti della sosta sulla catena.
Chi pensa questo, cioè Marchionne ed una buona parte di burocrati ignoranti e miopi come Marchionne stesso, sono destinati a fallire miseramente,
Cosi' come sono falliti miseramente, negli ultimi 20 anni, tutti i tentativi di rilancio di questa azienda, gestita male da gente incapace e da manager col maglioncino che, confermo e sottoscrivo, ha l'occhio lungo di una talpa e la preveggenza di un taroccaro.
magari mi sbaglio ma credo che proprio per questo ritengo marchionne faccia la scelta più conveniente, non quella giusta, ma la più conveniente.
in tanto si becca le agevolazioni per la fiat, poi discutiamo.
e dopo aver discusso o si becca altre agevolazioni (altrimenti crea disoccupazione), o, alla peggio, trasmigra la fiat e se ne va in polonia, canada o dove gli pare.
è una logica aberrante ma, fino al collasso, funziona.
e, se anche collassa la situazione, chi ci rimette se non il lavoratore?
e allora finisce che ci mordiamo la coda e diventa un loop.
non a caso hai citato le cooperative che, senza ombra di dubbio, sono una cosa ALLUCINANTE. un paese normale non dovrebbe poter permettere nulla del genere, eppure fanno comodo. e, le cooperative, funzionano benissimo.
è a questo punto che, riallacciandomi al titolo della discussione, credo ci voglia un governo serio. magari un paio di fila. di destra, di sinistra fa uguale, ma serio. serio per davvero.
sbaglio?
altrimenti il piano b è fare copia&incolla delle leggi di uno stato che funziona e scimmiottarlo. o farci amministrare da un qualche altra nazione.
buonanotte dott. travaglio.
ciao pazz
Certo, è quello che ho scritto nel post precedente , ma non prevede, ripeto, nessun azionariato inteso nel senso classico.
Prevede in molti casi la divisione fra i lavoratori di una quota parte dell'utile di bilancio, sulla base di una legge del 1955 ancora in vigore, nata dalle lotte dei minatori.
Ma le rappresentanze cui fai riferimento (consiglio di gestioe, di sorveglianza ecc....) non c'entrano con l' azionariato. Ed a quei consigli se ne affiancano anche altri, di cogestione paritetica, che dirimono le questioni interne, analizzano i dati produttivi e decidono aggiustamenti tecnologici ecc....
Voglio dire, terra terra, che i tedeschi guadagnano il doppio degli italiani, fanno macchine come le fanno gli italiani, che costano uguale, solo che loro continuano a venderle e noi italiani no. Ora puoi fare tutti i sofismi del mondo, ma gira gira i termini della questione sono questi.
E allora questo significa, sempre terra terra come sono io, che è una cavolata pagare quattro soldi i lavoratori pensando di essere competitivi, perchè la manodopera rappresenta circa il 7 % del valore di un auto. E se io abbasso gli stipendi del 10% (del famoso 7%) vado a guadagnare, su una macchina di 20.000 euro, 150 euro....
Allora il discorso, lo ripeto fino alla nausea, è ESSERE INCAPACI di fare auto secondo le tecniche, le specifiche, i parametri degli altri produttori, siano essi cinesi o tedeschi o svedesi.
Allora se il signor Marchionne ha lavoratori che lavorano per piu' ore l'anno rispetto ai tedeschi, che guadagnano la metà rispetto ai tedeschi, che non partecipano assolutamente a nessuna scelta strategica, tecnica o gestionale (li ci pensa Lapo ) e che hanno un rendimento di lavoro in linea con il mercato europeo (lo ha detto il ministro Sacconi, confermato anche dalla merkel qualche anno fa) ... vuol dire banalmente che tu, caro Marchionne, sei piu' fesso rispetto ai tedeschi.
Non è mestiere tuo. Sei appassionato del campo, ti impegni, ti atteggi a uno che ne capisce, ma non è arte tua. Sei come Benitez, giusto per capirci.
Poi te la vuoi prendere con la FIOM, con l'Italia che non ti finanzia piu' a sbafo, con quei cattivoni dei lavoratori che non sanno assemblare una Duna come una BMW .... ma la realtà è che la forza lavoro è avulsa dalla realtà industriale FIAT, che i lavoratori bistrattati rendono poco e contribuiscono peggio, e che i processi di ricerca e sviluppo, di analisi del prodotto, di miglioramento di processo ecc... non possono essere fatti con gente che guadagna una miseria, che vengono assunti a tempo determinato, e a cui non si spiega manco COSA vuole fare la società nei prossimi 3 anni.
Questa è gestione dilettantesca di gente incapace. E tu, esimio signor Marchionne, sei un incapace.
Poi prendiamocela con il buco dell'ozono, con le prostitute che Berlusconi si porta a casa, con l'oroscopo o con la sparizione della foca monaca.... ma la realtà nuda e cruda è questa. Imho.
Credo che tutto quanto si legga nel Forum, sia di un tipo di opinione, quanto delle contrarie, sia certamente condivisibile.
Anche se in misura diversa.
Credo che certi problemi siano sempre e comunque da capire se sono zuppa o pan bagnato.
Tuttavia mi sento di condividere particolarmente questi pensieri:
Poi, ripeto, tutti hanno delle più che buone, vorrei dire ottime ragioni per difendere le proprie sensatissime idee.
Con il mio post 47 non vorrei aver dato l'idea dell'elogio a FIAT, Marchionne e così via.
Però è vero che per come vanno le cose, un po ovunque, credo non sia il caso di guardare se nel piatto abbiamo davvero funghi porcini.
O solo melanzane.
Quel che conta, oggi, è averlo pieno e poter mangiare.
Il tuo post 47 è un punto di vista, come quelli di Giofi o i miei o quelli di altri, e ciascuno di noi esprime la sua opinione, rispettabile e legittima. E' chiaro che se io dovessi parlare di un argomento che vivo o ho vissuto per 40 anni in prima persona magari mi appassiono di piu' al tema, avendolo ispezionato anche negli anfratti reconditi che talvolta sfuggono a chi fa un altro lavoro.
In un altro thread si parlava dei pregiudizi, accomunabili tecnicamente alle conoscenze che ciascuno di noi immagazzina come un hard disk, i quali pregiudizi (o conoscenze in divenire...) si trasformano in altri pregiudizi, non nella loro accezione negativa, ma proprio come arricchimento o sviluppo del dato vecchio, implementato dal nuovo dato.
Nell''attuale società dell'informazione sembra pero' che ognuno di noi abbia facile accesso alle piu' disparate conoscenze proprio perchè giornali e tv, oltre che la rete, ci propongono una caterva di dati piu' o meno parziali, piu' o meno di parte, che servono pero' a creare un "pregiudizio" fazioso ad uso e consumo di una certa parte intellettuale o politica.
Per esempio, se oggi ci mettiamo a parlare di Haiti e di come stanno le cose in quella terra lontana, lo facciamo giustamente sulla base di quello che ci viene passato dal convento , salvo che poi due persone che ci sono state 2 mesi poi tornano in Italia e parlano di cose completamente diverse. Ma questo non è importante, lo è quello che ci dice il TG o il giornale Pinco.
Sull'industria italiana, sui rapporti sindacali interni, sulle condizioni di lavoro di chi lavora in Fiat o in altre fabbriche, sappiamo sempre poco e male, fino a plasmarci poi delle idee altrettanto parziali dalle quali poi esce il lavoratore lavativo, il sindacato politicizzato, il datore di lavoro in difficoltà per la crisi internazionale, la concorrenza straniera che gode di vantaggi economici che gli imprenditori italiani non hanno ... ecc... ecc....
Uno dei tanti esempi di pilotaggio dell'informazione asservita al gioco del potere è proprio l'attuale gestione del contratto Fiat.
Poi è chiaro che ognuno, ripeto, è piu' che legittimato a pensarla come vuole, e ad accontentarsi delle melanzane al posto dei porcini ; salvo a scoprire poi che le melanzane che sta mangiando gli costano molto piu' dei porcini .....
Pasquale, ma non è che uno si accontenta di quello che gli viene dato da bere.
Nel senso della informazione pilotata.
Le cose se non si sanno, alcuni comunque le possono intuire.
Però ciò che penso è che, allo stato attuale, colpa tua o colpa mia, Marchionne od i sindacati, l'industria con la "i" minuscola o la politica con la "p" meno che minuscola, è che siamo tutti alla frutta.
Cosa si può fare per tirarsi fuori?
Queste a me sembrano le manovre delle aziende di 30 e passa anni fa.
Quando per mancanza di liquidità tu facevi a me 30 milioni di Lire di cambiali a sei mesi, ed io ti davo 30 milioni di Lire di cambiali mie a sei mesi.
Poi alla scadenza ognuno si pagava (si sperava) le proprie.
E' un giro di carta.
Una ampia voluta di fumo.
Fumo senza arrosto.
Chiamala come vuoi, la situazione è questa.
Ed il giro di cambiali allora, o manovre del cavolo oggi, permettevano o permettono, di tirare innanz.
...perché secondo me qui oggi non c'è spazio per far più niente...
Se domani ho tempo, ti faccio una breve (si fa per dire) relazione sulla piccola imprenditoria, l'artigiano, l'agente di commercio.
E ti dico come va (o meglio, non va) nemmeno lì.
Va bene, pero' tu fai come quello che con 100 milioni in tasca va al casino' e si mette a giocare, poi uno gli dice : " uhe' ...mica te li giochi tutti..." e lui continua, poi perde, poi piange e dice : " cavolo, è vero che me li sono giocati, pero' adesso la realtà è che non abbiamo manco i soldi per il taxi......"....
15 anni fa si sapeva che l'economia di mercato avrebbe privilegiato cinesi, lituani, turchi, moldavi e polacchi, mettendo in ginocchio economie come quella italiana in tutto e per tutto non autosufficienti nel campo energetico, e manco in quello delle materie prime o delle tecnologie di elite. E chi lo diceva erano economisti e politici di un certo livello, allora.
Oggi, a distanza di 15 anni, siamo in brache di tela, ma attenzione ... fra dieci anni saremo ancora peggio, perchè è evidente che il differenziale aumenterà sempre piu', le economie orientali hanno in mano enormi quantità titoli di stato dell'occidente, ed accorceranno sempre di piu' il guinzaglio, stringendo pure il collare.
E in questo contesto un signore che fa il manager non puo' imboccare la strada opposta a quella dell'innovazione, della ricerca, della partecipazione dei lavoratori sul modello germanico o scandinavo, e dell'integrazione della grande industria col suo territorio ed il suo tessuto sociale.
Terra terra, l'ottuso di turno col maglioncino non puo' fare una politica economica autarchica da padrone del vapore di fine ottocento, perchè oggi è una politica perdente.
Voglio dire, egregio Luciano, che se continuiamo cosi' a dire che non c'e' niente da fare, che se siamo cosi' è colpa della crisi mondiale, degli aztechi, dei sindacati e del morbo della mucca pazza, non facciamo niente di buono per migliorarla o quanto meno per far aprire gli occhi ai nostri figli ( o nipoti).
Giofi in un recente post scriveva :
L'Italia in particolare e l'Europa in generale devono rendersi conto che è utopistico poter competere, giochi di potere a parte, con i costi industriali che hanno i paesi dell'estremo oriente e quelli dell'Africa (forse non sapete che la Cina comincia già a subappaltare commesse a ditte africane per contenere i costi di produzione).
L'Europa non riuscirà MAI ad abbassare i proprii costi industriali da poter rigudagnare competitività, potrà solamente rivalutare le proprie risorse peculiari e giocare sull'eccellenza.
L'errore che ha comemsso e continua a commettere l'Italia è che sta perdendo tempo nel riconvertire e riqualificare la propria forza lavoro, non investe in cultura, spettacolo, gastronomia, turismo, agricoltura, artigianato, industria d'eccellenza.
Questo lo ripeto, lo dico e lo scrivo anche io da anni su giornali, in TV e su questo forum, e se ci aggiungi che lo ha capito anche Giofi ... vuol dire che è proprio un concetto facile .....
Significa che la nostra situazione non è un diluvio universale voluto da un padreterno igienista o causata dallo spostamento dell'asse terrestre, ma è una situazione facilissimamente prevedibile. E se non si è posto rimedio è soltanto perchè fa comodo sia a chi governa e sia a chi stà all'opposizione, perchè in questo pantano di crisi finanziaria e sociale c'e' chi paga tantissimo (ceti medio bassi, operai e giovani) e chi incassa tantissimo (grossi gruppi industriali).
Quando uno scrive che bisogna modificare radicalmente i parametri di sviluppo significa esattamente quello che ha scritto Giofi, e cioè prendere atto che in un libero mercato non è possibile competere con chi lavora per 50 centesimi al giorno dormendo sul posto di lavoro e facendo lavorare bambini donne e vecchi per 18 ore al giorno 7 giorni su 7 ; a meno di non essere la Germania.
E allora ? .... allora non ci possiamo permettere di stare in europa, di accettare la legge dell'euro e misurarci anche con colossi economici come la Germania di cui parlava Yogo, perchè la stessa Germania ha materie prime, tecnologie, energia e background industriale che non abbiamo noi e questo tipo di Fiat.
Allora se si contesta l'attuale governo, la Fiat, la crisi occupazionale e l'arretramento economico dell'Italia, chi contesta queste cose deve proporre delle cose diverse, e cioè ABBANDONARE DEFINITIVAMENTE l'industria come volano di sviluppo e dedicarsi alle basse tecnologie, al turismo, all'agricoltura e alla pesca, con industrie di trasformazione ed artigianato a basso valore aggiunto.
Ma se chi contesta l'attuale menu di pasta e fagioli propone fagioli con pasta ... i termini dell'equazione non cambiano, ma si cerca soltanto di salire sulla giostra dell'attuale giostraio per mettersi in tasca gli incassi al suo posto.
Quindi potrei anche non mangiare i porcini e accontentarmi delle melanzane, ma che siano del mio giardino, e non quelle al mercurio provenienti da Shangay .......
Poi è chiaro che quisque faber suae fortunae est ... basta pero' non dire DOPO che non lo si sapeva DA PRIMA.
Lo sapevo che non sbagliavo ad iscriverti al Sacro Club... e se ci aggiungi che lo ha capito anche Giofi ... vuol dire che è proprio un concetto facile .....
Ed è per quello che sono arrivato a produrmi 100 litri all'anno di olio extra-vergine che la Cina se lo sogna
Ed è anche per questo che consigliavo ad Irene di convincere il figlio ad utilizzare il diploma di perito agrario.
Shangay?
C'e' poco da ridere ... è una località in provincia di Shanghai .....Shangay?
eh si...noto ritrovo per omosessuali...
Ciao io lavoro alla fiat di mirafiori torino... e vi posso garantire cher una MERDA totale... scusate lo sfogo e i paroloni ma con il nuovo accordo Marchionne e diventato tutto più squallido ci ha tolto diritti e dignità... che schifo
Ci piacerebbe che tu (magari con qualche parolone in meno) ci estendessi il concetto, perchè chi vive sulla pelle il nuovo accordo può descriverci meglio nel concreto quali cambiamenti siano in atto...
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