Dunque assodata la nostra palese ignoranza in materia, rivolgiamoci a chi ne ha invece una certa padronanza...............
Carlo Rubbia in una intervista del 16 marzo, quando appena si cominciava a parlare del possibile e probabile disastro alla centrale di Fukushima:
Video Rai.TV - TG3 - Intervista a Carlo Rubbia
"So di non Sapere"
Alessà va bene, Rubbia sarà pure un fisico premio Nobel, magari ne capisce pure qualcosina di centrali ...... ma vuoi mettere le interviste ed i dibattiti ascoltati negli ultimi giorni fra Sposini, Costantino, Sacconi, la Santanchè e Mara Venier ...?
Massimo rispetto per Rubbia, pero' .....
Azz me li sono persi..........................
"So di non Sapere"
Aspetta aspetta!!!Originariamente Scritto da il pazzo
Mi stai quindi dicendo che la fine che fanno le scorie nucleari è condurre trasmissioni TV?!?!?!?
Non sono affatto scorie nucleari, visto che il nucleare è una scoperta del secolo scorso , mentre queste persone ci gratificano della loro onniscienza da almeno due secoli.
Scusate, io non vorrei polemizzare sempre, ma come si fa a starsene zitti quando uno viaggia in macchina e sente parlare delle centrali giapponesi e del pericolo che incombe sulla popolazione in un'intervista fra un giornalista e Bonolis (???), fra Gino Strada e padre (Pincopallino) ...... ma qua siamo alla demenza pura.
Ma oltre al link di Rubbia sul TG3 di un paio di settimane fa, lo avete per caso visto o sentito su qualche altro canale nel quale si continua a parlare delle centrali giapponesi ?..... o per caso avete sentito qualche altro scenziato italiano (laureato ....), o la Hack o la Montalcini o insomma qualcuna di queste persone che potrebbe saperne (forse) piu' di Costantino e la Santanchè ...?
Purtroppo quello che dici è la desolante realtà.
Devo però riconfermare che per fortuna mi sono risparmiato tali dibattiti, ma immagino cosa mi sono perso
E aggiungo per mettere le mani avanti, che forse verso le ore 3,45 del mattino (di un giorno imprecisato), sempre su Rai3 non è escluso che abbiano fatto un qualche approfondimento serio......................
"So di non Sapere"
Premesso che secondo me la Santa!Cheee? ne sa sicuramente di più su qualsiasi cosa, anche sulla scissione del riso scotto, e qualcosa non lo sa, si alza e se ne va, e premesso che le scorie nucleari sono sicuramente comuniste (non a caso Černobyl' è in Russia!), risulta ovvio che le opinioni sciocche di questi scienziatucoli che cercano solo popolarità immediata venga messa in secondo piano...che ne sanno loro?
Sono mai stati su qualche isola dei fangosi ad alto rischio?
Se sono così seri, come mai non li abbiamo mai visti chiusi in una casa di qualche reality? Tsk...credono basti dire "Noi siamo scienziati, noi abbiamo studiato!"...presuntuosi!
Il Fatto Quotidiano - 16 marzo 2011
Sul disastro giapponese è intervenuto anche il premio Nobel per la fisica Carlo Rubbia, il quale ha parlato di un livello di radiazioni enorme in prossimità della centrale.
"Il problema è quanta di questa radiazione potrà sfuggire al controllo"
“Dobbiamo essere del tutto riconoscenti a quelle persone che oggi stanno combattendo una battaglia terribile e difficilissima che è quella di sopravvivere di fronte ad una situazione così inaspettata e difficile”.
Queste le prime parole di Carlo Rubbia, premio Nobel per la fisica, sul disastro giapponese.
“Non abbiamo ancora una idea molto chiara di quello che sta davanti a noi. In un certo senso dobbiamo renderci conto che si tratta di un rischio considerevole. Nella scala degli incidenti si parla oggi di grado 6 quando Chernobyl era grado 7.
Però non sappiamo esattamente quali sono le situazioni e quali sono le condizioni in cui questa gente deve operare”.
“Nella centrale di Fukushima stiamo parlando di Tree Miles Islands defect, che è una situazione in cui il combustibile, pure essendo spento, continua a produrre calore e questo calore produce un riscaldamento che diventa incontrollabile.
Ora noi sappiamo che quello che si misura è la quantità di radiazione che uno riceve e si misura in sieverts. E con 2,5 sieverts c’e una probabilita’ del 50% di morire. Ora sappiamo che in questi reattori la quantità di radiazione è dell’ordine di 10 miliardi di sieverts, quindi c’è una quantità assolutamente infinita di radiazione contenuta all’interno di questo recipiente. Il problema è quanta di questa radiazione potrà sfuggire al controllo”
...cut...
Sul fronte di un eventuale referendum sulla questione nucleare è intervenuta questa mattina l’astrofisica Margherita Hack definendolo “inutile”.
Quindi ha proseguito:
“Prima si era fatto un referendum sull’onda di Chernobyl – ora se ne fa un altro sull’onda del Giappone: è perfettamente inutile perché è ovvio che sarà contro il nucleare, visto questo disastro. Le cose invece andrebbero affrontate razionalmente”.
Il terremoto nipponico, secondo Hack, è “un evento veramente eccezionale, se ne verifica uno ogni secolo. Se ogni volta che si fa un’innovazione tecnologica ci si tira indietro, si starebbe ancora a vivere nelle caverne. Se poi si vanno a vedere le statistiche ci sono molti meno incidenti e inquinamento nel nucleare che in altre forme di energia”.
Secondo l’astrofisica “in Italia il pericolo grosso del nucleare siamo noi italiani, perché si ha l’abitudine di pigliare tutte le cose sotto gamba. Si ha tanta paura del nucleare e poi milioni di abitanti vivono intorno alle falde del Vesuvio, che non è morto, è bello vivo, e se sono decenni che non esplode, il giorno che esploderà sarà un vero disastro. La paura dell’atomo è dovuta all’ignoranza”.
-> Fonte <-
Da un'intervista a il Mattino
II terremoto le ha fatto cambiare idea?
«No. Sono convita che ci sia bisogno del nucleare. D'altra parte, l'Italia non è il Giappone e il "lago" Mediterraneo non è l'oceano dove si è potuto scatenare quello tsunami disastroso».
«Ci sono molte paure irrazionali ma non si può decidere sull'onda dell'emozione. Serve razionalità» dice l'astrofisica Margherita Hack.
L'Italia però è un territorio sismico.
«Certo, ma non paragonabile al Giappone».
L'altalena di notizie che arrivano da Tokio non aiuta a riflettere con serenità. Si può star tranquilli mentre il governo evacua gli abitanti che vivono attorno alle centrali?
«Sono misure preventive, di prudenza in un Paese che ha sperimentato, con Hiroshima e Nagasaki, sulla sua pelle e in maniera più atroce l'emergenza nucleare. È un paese che, con quel passato e con la sua realtà sismica, ha dimostrato grande razionalità nel decidere in materia energetica».
Intanto la Germania ha sospeso il programma di prolungamento della vita di 17 impianti.
«Probabilmente vogliono una pausa di riflessione. Certamente è un evento che va valutato seriamente».
Non al punto di far rivedere i piani?
«Le decisioni non vanno prese a caldo, sull'onda di un'emergenza come si è fatto dopo Chernobyl. Serve razionalità».
Anche gli esperti, però, dicono che la garanzia di assoluta sicurezza non esiste.
«La garanzia assoluta non c'è per nulla. Anche viaggiando in aereo non sei certo al cento per cento che non accada nulla».
C'è però la gigantesca ed irrisolta questione delle scorie.
«Quello è un grosso e serio problema. Da affrontare con serietà, non all'italiana».
"Non all'italiana": è il perno dei ragionamenti antinuclearisti.
«Anche l'Italia non sarà mica fatta tutta da imbecilli... La spazzatura è un conto, le scorie un altro. Perché non si interpella Rubbia, il maggior esperto che esista in questo campo, e che lavora alla ricerca di un combustibile nucleare che abbia una vita media molto più breve di quella dell'uranio e quindi meno pericoloso? Lo si è mandato in Spagna perché qui, evidentemente, non serviva...».
Gli incidenti di queste ore mettono l'Italia a rischio di piogge radioattive?
«Non certo dal Giappone. Il pericolo - malgrado allarmismi e divieti di mangiare verdure o latte fresco - non ci fu nemmeno per Chernobyl che era molto più vicina. Io ho mangiato tutto e non son morta».
Come coniuga fede ambientalista e sì al nucleare?
«E proprio il mio ambientalismo che mi fa dire sì: il nucleare è la fonte che, tutto sommato, inquina meno».
Ultima modifica di bonovox767; 29-03-2011 alle 09.13.11
Mi fa piacere che Margherita Hack legga il nostro forum, e mi fa ancora piu' piacere che lei quoti pari pari.... il pensiero di Cimi, il mio e di altri che scriviamo su questo argomento sul forum.
Vuol dire che non è del tutto vero che buttiamo le perle ai porci .....
La Hack e Rubbia due grandi scienziati, due modi di vedere il Nucleare non proprio simili, a me convince di più Rubbia anche perchè è come dire più specializzato in questo specifica branca, anche se tutti è due si sono laureati in Fisica, la Hack è più un astronoma
"So di non Sapere"
la Santanchè e Mara Venier sono specializzate in energia atomica e scissione dell'atomo?? ero rimasto alla loro profonda sapienza della chirurgia plastica e chimica botulinica.
-«“Viviamo in un mondo in cui ci nascondiamo per fare l’amore, mentre la violenza e l’odio si diffondono alla luce del sole. John Lennon”.» -
-Il Saggio- # Le 5 regole d'oro della Netiquette # blogspot
Un link divulgativo serio (E' del CNRS-IN2P3= CNRS is a national center for scientific research and IN2P3 is "Institut National de Physique Nucléaire et de Physique des Particules")
la radioactivite.com
la traduzione automatica con google non é sublime ma é sufficiente.
Tanto per avere le idee un po' più chiare
Secondo Famiglia Cristiana (c'è una foto che dovreste vedere tutti), i tecnici di Chernobyl, dopo l'esposizione alle radiazioni del reattore, sono sopravvisssuti 90 giorni. Tanto per non farci illusioni: saranno ricordati per il loro eroismo, ma sono già morti. Chissà quanto spirito eroico c'è in Margherita Hack...
...e se foste tutti pazzi, mi dareste ragione!
Questo è il mio sito personale...
Il livello 7,definito incidente catastrofico, è il massimo valore della scala INES e si verifica quando c'è un rilascio all'esterno da parte di un impianto di grandi dimensioni di ingenti quantità di materiale radioattivo (maggiori di 10 PBq equivalenti di iodio-131) in un'area molto vasta con conseguenti effetti acuti sulla salute della popolazione esposta e conseguenze gravi sull'ambiente.L'agenzia giapponese per la sicurezza nucleare ha innalzato al livello massimo di 7 la classificazione dell'incidente nucleare alla centrale di Fukushima seguito al terremoto e allo tsunami dell' 11 marzo, classificandola al pari del disastro di Cernobyl del 1986, il più grave mai verificatosi.
La stima era stata anticipata dagli esperti e dalla stampa giapponese, ma è stata ora ufficializzata.
FONTE: Il disastro di Fukushima: Radiazioni come Cernobyl - ANSA.it
Livello 7 (provvisorio) - Incidente di Fukushima Daiichi (reattori 1, 2, 3) a seguito del Terremoto di Sendai del 2011.
Inizialmente classificato con livello 4, al passare delle settimane è stato classificato con livello 5 e infine, a più di un mese dall'incidente, a seguito delle importanti perdite di radioattività, con livello 7.
Fin dall'inizio, le autorità nucleari di Francia, Finlandia e USA avevano classificato ufficiosamente l'evento a livello 6.
il futuro non è il nucleare... non stiamo ad ascoltare i fisici teorici.. per loro è tutto semplice... le centrali poi le costruiscono gli ingegneri (forse?!?!)
Per me invece non ci sono alternative valide al nucleare.
Le energie rinnovabili potrebbero essere una soluzione a medio termine ma sono destinate a non essere più sufficienti man mano che passa il tempo.
Insomma, dobbiamo passare l'eternità a comprare energia?
Come dice Margherita Hack, se ogni volta che si fa una evoluzione tecnologica ci si tira indietro, vivremmo ancora nelle caverne.
Il fatto è che abbiamo paura di quello che non conosciamo e preoccuparsi è legittimo ma quello che preoccupa me è che una informazione capillare e comprensibile da tutti, è pressochè inesistente.
Noi abbiamo bisogno del nucleare, bisogna farsene una ragione, semmai sono le scorie e la loro collocazione a rappresentare un il problema più grosso.
Sempre IMHO.
P.S.= Dimenticavo, le disquisizioni filosofiche della signora Venier, SantaChè, e compagnia bella, me le sono perse accidenti. Chissà, avrei potuto cambiare opinione!
Ultima modifica di mistery; 13-04-2011 alle 15.09.38 Motivo: Aggiunta p.s.
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