Che le pene per i reati debbano essere finalizzate alla riabilitazione non lo dice Federileo, ma l'articolo 27 della costituzione.
Governo Italiano - La Costituzione
Condivido gran parte delle considerazioni di Luciano61.
La notevole difficoltà in Italia di avere la certezza che chi è preposto ad un certo incarico lo sappia realmente fare, è secondo me uno dei problemi più gravi del nostro paese.
IL discorso vale sia per i giudici e gli educatori, che per i medici o gli avvocati.
Mi rendo sempre più conto di quanto sia difficile parlare di soggetti che io vedo come persone mentre la maggior parte degli altri li vede come reati.
Mi pare di aver già espresso la mia opinione, ma preciso:
La maggior parte degli individui che io conosco come "persone" dovrebbero stare in galera molto più tempo di quanto in realtà ci stanno.
Questo indipendentemente dal reato che hanno commesso, ma per il semplice motivo che, anch'io, che non sono psicologo o giudice e nemmeno assistente sociale, sono in grado di capire senza tema di errore, che appena usciti questi torneranno a delinquere.
Non è facile, ma è possibile capire se una persona si è veramente riabilitata e in questo caso.....non ha senso tenerla in galera...Salvo per il piacere della vendetta
(Motivazione peraltro comprensibile)
Le statistiche, che mi pare di aver già postato, dimostrano che mentre le recidive dei detenuti che escono a fine pena sono piuttosto alte; quelle dei detenuti che beneficiano di trattamenti premiali sono bassissime.
Ma rimane il grosso limite dovuto al fatto che questi individui per quasi tutti non sono persone, ma reati.
Limite che non si può superare se non si incontrano.
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