Che giovamento potremmo trarre dalla nostra spersonalizzazione ?

[bellascrittrice]

Apro questa discussione prendendo spunto dal concetto espresso dall'amico Rocky in un altro thread.
Per quanto mi riguarda, sto ancora cercando di raccapezzarmi per la verità...
Mi chiedo come e perchè potrebbe esserci utile, come asserisce il nostro amico,
farsi il lavaggio del cervello, cercando di convincerci che ciascuno di noi NON è unico e irripetibile...
La faccenda mi sta incuriosendo moltissimo e spero di arrivare presto al bandolo della matassa...

[Silajan]

Io ancora devo capire come si faccia a spersonalizzarsi, so solo che nel mio piccolo cerco di entrare in empatia, cercare di mettermi nei panni di un altro, al posto suo cosa farei, per capire cosa prova, cosa sente ma mantengo il mio essere io, resto comunque un individuo a parte non l'altro. Non a caso si dice che per comprendere veramente cosa prova un'altra persona o l'altro ci si dovrebbe calare nei suoi panni, vivere le sue situazioni..... ma è secondo me impossibile, si può solo immaginare da fuori oppure se si è vissuto situazioni simili avvicinarsi molto.

[Federileo]

mi sono persa qualcosa.

Cos'è che dice Rocky? dove?

[© Rocky]

Prosieguo del Thread...periodo-sfortunato-ma-capitano-tutte-me

Periodo sfortunato: Ma capitano tutte a me?

Mi chiedo come e perchè potrebbe esserci utile, come asserisce il nostro amico,

L'utilità è enorme. Non faresti male ad un'altra persona perchè consapevole che l'altra sei tu, così non ci sarebbero più sopraffazioni, delitti e violenze contro gli altri.
Questa condizione è un pò difficile da realizzare perchè alcune persone molto egoiste e avide di danaro non saprebbero frenare la loro cupidigia.
Nonostante questo, il mondo ne avrebbe molto giovamento.

Per ciò che riguarda l'utilità è abbastanza facile da capire, mentre non lo è per tentare di "sentire" gli altri come fossimo noi stessi.
Chiaramente ognuno di noi è unico come sono uniche tutte le persone del mondo e nessuno potrà mai appropriarsi della nostra personalità..
Spersonalizzarsi significa sentirsi un'altra persona e nel contempo parte dell'insieme.

Non trovo un'esempio esplicativo, ci sto pensando...

[bellascrittrice]

Vedo che le nostre meningi sono in continua spremitura ( come le olive )...
Quel che dici, caro Rocky, mi convince solo per certi versi...
In particolare quando citi ,grosso modo, il concetto del :
" Non fare agli altri quello che non vuoi sia fatto a te..."
Tuttavia rimango dubbiosa su alcuni aspetti della questione...
Ad esempio:
" Qualora io provassi a dimenticare che sono io, in quali altri panni dovrei mettermi ?"
E perchè mai dovrei avvertire la necessità di spersonalizzarmi ?

[Eccomi]

L'utilità di quest'ultima cosa è enorme... (Edit: ho ripetuto involontariamente la frase di Rocky) Se esci da te stessa, giudichi e valuti quello che ti accade e ti circonda senza il filtro del tuo tornaconto... In parole povere: fai le scelte giuste, non quelle che ti convengono o pensi possano convenirti.
Stavo riflettendo oggi su una cosa curiosa, e mi chiedo se vi accade lo stesso.
Noi vediamo tutto quello che ci circonda ma, se non ci sono specchi nei paraggi, non possiamo vedere noi stessi (se non in parte). Premesso questo, nei sogni si dovrebbe verificare la stessa situazone. Però a me non succede. In sogno vedo anche me stesso a figura intera come gli altri personaggi del sogno. Ripeto la domanda: succede anche a voi?

[bellascrittrice]

Caro Bruno, andiamo con ordine

Hai detto che, uscire da se stessi, ci costringerebbe a valutare quel che ci accade, senza il filtro del proprio tornaconto e fin qui, ti seguo e concordo...
Però dopo hai aggiunto che questo ci induce a fare le scelte giuste, e non quelle che ci convengono ma...ehm non è la stessa cosa ?
Voglio dire, mi sembra evidente che una cosa giusta per noi, comporti una buona dose di tornaconto...o no ??
Altrimenti sarebbe giusta per chi ?

In merito alla seconda parte del tuo post , ti dico che succede anche a me di sognarmi a figura intera...e che vor dì ?

[bonovox767]

Però dopo hai aggiunto che questo ci induce a fare le scelte giuste, e non quelle che ci convengono ma...ehm non è la stessa cosa ?
Voglio dire, mi sembra evidente che una cosa giusta per noi, comporti una buona dose di tornaconto...o no ??
Altrimenti sarebbe giusta per chi ?

Beh...non è così complicato mi sembra...facciamo un esempio...

Se vedi che ad una persona davanti a te cade un portafoglio con 1.000€ dentro e nessuno se ne accorge tranne te, la cosa giusta sarebbe avvisare la persona che ha perso il portafoglio...quella che ti converrebbe è tenerti i soldi...

Quando ci si comporta come detta la nostra morale, non necessariamente è quella più conveniente.

Spersonalizzarsi non è sempre una cosa facile, comunque.
Uno stesso episodio lo possiamo giudicare in maniera diversa a seconda se ne siamo coinvolti o semplici spettatori.
Ovvero, è più facile trovare delle scusanti se delle azioni, magari ingiuste, le commettiamo noi, ed essere più severi nel giudizio se la cosa riguarda persone al di fuori della nostra sfera affettiva o di vita quotidiana, proprio perchè non coinvolti emotivamente a nessun livello.

[Silajan]

L'utilità è enorme. Non faresti male ad un'altra persona perchè consapevole che l'altra sei tu, così non ci sarebbero più sopraffazioni, delitti e violenze contro gli altri.

Io credo Rocky che anche senza necessariamente sentirsi l'altro, si può tendere a non far del male al prossimo ma non so se sarebbe possibile un mondo senza sopraffazioni e violenze. Il bene ed il male esistono da sempre e dev'esserci senz'altro un equilibrio.

[bellascrittrice]

Beh...non è così complicato mi sembra...facciamo un esempio...

Se vedi che ad una persona davanti a te cade un portafoglio con 1.000€ dentro e nessuno se ne accorge tranne te, la cosa giusta sarebbe avvisare la persona che ha perso il portafoglio...quella che ti converrebbe è tenerti i soldi...

Quando ci si comporta come detta la nostra morale, non necessariamente è quella più conveniente.

Ah adesso ho capito...grazie

Spersonalizzarsi non è sempre una cosa facile, comunque.
Uno stesso episodio lo possiamo giudicare in maniera diversa a seconda se ne siamo coinvolti o semplici spettatori.

Aggiungerei che quando ne siamo coinvolti personalmente, diventa difficile giudicare con obiettività...

Ovvero, è più facile trovare delle scusanti se delle azioni, magari ingiuste, le commettiamo noi, ed essere più severi nel giudizio se la cosa riguarda persone al di fuori della nostra sfera affettiva o di vita quotidiana, proprio perchè non coinvolti emotivamente a nessun livello.

Esistono tuttavia casi di persone che tendono ad addossarsi le colpe sempre e comunque, e per loro è una vera impresa riuscire a perdonarsi...
Ma qui entra in gioco l'autostima e quindi ci addentreremmo in altro campo...

[Silajan]

L'utilità di quest'ultima cosa è enorme... (Edit: ho ripetuto involontariamente la frase di Rocky) Se esci da te stessa, giudichi e valuti quello che ti accade e ti circonda senza il filtro del tuo tornaconto... In parole povere: fai le scelte giuste, non quelle che ti convengono o pensi possano convenirti.

Ci sono persone che agiscono in questo modo come l'esempio di Bono a proposito del portafoglio perso senza neanche rendersi conto di essersi spersonalizzati, se è questo che alla fine si vuol intendere, agire nel modo giusto nell' interesse della comunità o degli altri e non per se stessi.

[bonovox767]

Non sempre...
Può anche essere che le due cose coincidano.
Se una persona ad esempio non saprebbe perdonarsi il fatto di tenersi il portafogli, restituirlo sarebbe una sua convenienza morale che surclasserebbe quella meramente economica.
In questo caso perciò la cosa giusta includerebbe quella conveniente per la persona.

La questione morale perciò è probabilmente collegata all'empatia e quindi alla spersonalizzazione stessa.

[© Rocky]

" Qualora io provassi a dimenticare che sono io, in quali altri panni dovrei mettermi ?"

Patrizia ...non serve dimenticarti di te stessa né tantomeno assumere altri panni, la cosa più semplice è quella di vedere un'altra persona e renderti consapevole che tu potresti essre quella persona, ma non solo pensandoci come si fa normalmente, devi sentire che in effetti l'altra sei tu.
Io ci riesco senza difficoltà, ma capisco che è difficile.

Concordo con i post di Bonovox

@ Eccomi

In fatto d sogni mi è accaduto di tutto, anche di vedermi per intero, ma è successo anche in stato di veglia.

Io credo Rocky che anche senza necessariamente sentirsi l'altro, si può tendere a non far del male al prossimo ma non so se sarebbe possibile un mondo senza sopraffazioni e violenze.

D'accordo con te Lorena, però quella è solo la prerogativa della persona, se è buona non farà del male e se è cattiva si.
Se una persona cattiva potesse pensare ad un'altra come fosse se stessa, credo che si asterrebbe dal fargli del male. Il difficile sta proprio nel pensare che gli altri siamo noi.

Dato che in questi giorni non mi sento molto bene, devo staccare fino a quando le cose non miglioreranno.

Ho scritto tutto su: Non capita sempre agli altri.

[bellascrittrice]

Patrizia ...non serve dimenticarti di te stessa né tantomeno assumere altri panni, la cosa più semplice è quella di vedere un'altra persona e renderti consapevole che tu potresti essre quella persona, ma non solo pensandoci come si fa normalmente, devi sentire che in effetti l'altra sei tu.

Se ho ben capito, significa che non possiamo avere la certezza assoluta di essere quello che abbiamo sempre creduto di essere...perchè è probabile che , dentro di noi, ci siamo costruiti un'immagine falsata.
Tanto per farti un esempio, una persona che è fermamente convinta di essere cattiva,
farebbe meglio a prendere le distanze dall'immagine che ha di sè, se non altro perchè
in ciascun essere umano, c'è sempre una dose di bontà...
Non c'è solo il nero e il bianco, ma anche le tonalità di tali colori...

D'accordo con te Lorena, però quella è solo la prerogativa della persona, se è buona non farà del male e se è cattiva si

.

Sai Rocky, la frase che ho evidenziato in neretto, me ne ha evocata un'altra che avevo letto, anni fa, in un romanzo il cui protagonista era un professore di lingua russa in pensione, il quale, ad un certo punto della sua vita da pensionato, viene ricontattato da una sua ex allieva che era sempre stata segretamente innamorata di lui...
In realtà era semplicemente affascinata dal suo carisma...
Ad un certo punto, il professore dice all'allieva :
" Una persona fatta di materiale nobile, se anche commettesse un'azione malvagia, resterà sempre di materiale nobile...e viceversa "

Se una persona cattiva potesse pensare ad un'altra come fosse se stessa, credo che si asterrebbe dal fargli del male. Il difficile sta proprio nel pensare che gli altri siamo noi.

Lo penso anch'io...

Dato che in questi giorni non mi sento molto bene, devo staccare fino a quando le cose non miglioreranno.

Ho scritto tutto su: Non capita sempre agli altri.

Vado subito a leggere e tengo le dita incrociate per te, caro Rocky.

[Silajan]

D'accordo con te Lorena, però quella è solo la prerogativa della persona, se è buona non farà del male e se è cattiva si.
Se una persona cattiva potesse pensare ad un'altra come fosse se stessa, credo che si asterrebbe dal fargli del male. Il difficile sta proprio nel pensare che gli altri siamo noi.

Rocky leggendo qua e là e ascoltando pareri più illuminati dei miei, sono dell'idea che non esistano persone totalmente buone o persone totalmente cattive. In ognuno di noi c'è un lato buono ed uno più oscuro, chiamiamolo cattivo, che teniamo a bada, non lasciamo che prenda il sopravvento. Secondo alcuni psicologi in particolari circostanze addirittura tutti potremmo essere potenziali carnefici. L'esempio è un esperimento condotto su un gruppo di studenti normali che simulavano la vita in un carcere divisi in guardie e prigionieri. Ma qui si entra nei meandri della psicologia e forse si esce dal 3ad.

Sono anch'io dell'idea che se si pensasse agli altri come a se stessi non si arriverebbe a far del male della serie "non fare ad altri ciò che non vorresti fosse fatto a te" e non solo perchè lo dice il Vangelo.

Be' Rocky...è comprensibile che stacchi per un po'.

@ Bono
concordo, è vero può essere che si agisca compiendo una buona azione non preoccupandosi del bene altrui ma solo per tacitare la propria coscienza, nel proprio interesse.