TORINO, 27 maggio 2004 - L'addio ufficiale è arrivato soltanto oggi pomeriggio, anche se la notizia era nell'aria già da tempo; Antonio Conte saluta la Juventus dopo un'avventura durata 13 anni e ricca di successi con ben 14 trofei conquistati e un posto nel cuore di tutti i tifosi bianconeri. "Peccato non aver avuto la possibilità di salutare i tifosi sul campo - ammette Conte - ma forse è meglio così, mi sarei sicuramente commosso. L'affetto della curva me lo porterò con me per sempre; la Juve ha avuto tanti campioni ma pochi sono riusciti ad entrare nel cuore della gente, significa che ho fatto qualcosa di importante in questi 13 anni a Torino".
Sul suo futuro prossimo l'ex numero 8 bianconero non si sbilancia: "Questo è il momento dell'addio alla Juve, la festa è finita e gli amici se ne vanno. Per il calcio in generale invece non ho ancora deciso. A settembre mi sposo e poi non posso ancora escludere nulla; potrei continuare a giocare o allenare, credo di averne le capacità e mi piacerebbe sedere sulla panchina della Primavera bianconera. Mi era stata fatta una proposta da parte della società juventina a tempo debito - ammette Conte - ma non ho ritenuto opportuno accettare e prolungare il mio contratto da giocatore. Credo di aver preso la decisione giusta anche perché mi sembra che si stia chiudendo un ciclo e mi è sembrato il momento giusto per farmi da parte".
Il bilancio dell'avventura in bianconero è nettamente in attivo per il centrocampista leccese: "Sono sicuramente appagato per tutti questi anni alla Juve e penso di lasciare un ottimo ricordo. Ho sempre detto ciò che pensavo e credo di essermi guadagnato il rispetto di tutti. La mia più grande soddisfazione è stata la Coppa dei Campioni, ma c'è stata anche qualche delusione come le tre finali perse, molti infortuni e nessuna vittoria nelle grandi competizioni con la Nazionale". Le ultime parole sono di gratitudine: "Un grazie alla famiglia Agnelli, a Boniperti e a Trapattoni con il quale ho passato tre bellissimi anni. Grazie anche a Moggi, Giraudo e Bettega e a tutti gli allenatori; un saluto anche a tutto lo staff ed al medico sociale Agricola, il mio primo contatto con la società bianconera".
Sul futuro allenatore bianconero Conte vede ancora in corsa Deschamps e Prandelli e lancia la sua candidatura tra qualche anno: "Didier può fare bene come allenatore; ha solo 35 anni ma ha il carisma e la personalità del vincente. Ho sentito parlare bene di Prandelli. Anche a me piacerebbe intraprendere la carriera di allenatore e magari ci vedremo in futuro..."
Grazie capitano![]()
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