L' 11 febbraio del 1997 alle ore 9.00, venivo portato in sala operatoria di neurochirurgia, presso l'ospedale "S.Giovanni" di Roma, per la rimozione di un tumore, per fortuna di origine benigna, che si era andato ad annidare nel midollo spinale tra la l'ottava e la nona vertebra dorsale.
Alle ore 16.00 mi risvegliavo nella mia stanza e dal bacino in giù ero completamente paralizzato ed inoltre avevo perso completamente la sensibilità agli arti inferiori; non sapevo assolutamente dove fossero le mie gambe.
Dopo un ricovero lungo circa un anno tra ospedale e clinica riabilitativa, tornavo a camminare, certo non come prima (50% di invalidità civile), ma stavo in piedi e non avevo, e non ho, bisogno di nessun ausilio.
Il percorso è stato lungo e sofferto per me e per la mia famiglia, ma alla fine c'è l'ho fatta.
Vorrei parlarvi di come ci si sente quando si è seduti su una sedia a rotelle, delle difficoltà incontrate grazie alle famigerate barriere architettoniche e degli sguardi della gente, ma questa è un'altra storia.
La cosa che mi preme sottolineare e che non bisogna mai darsi per vinti ma combattere sempre, anche quando la situazione sembra disperata, tenere a mente un vecchio slogan politico che recitava cosi: "LOTTA DURA SENZA PAURA".
Chiamatelo istinto di sopravvivenza o come diavolo volete voi, ma dentro di noi c'è una energia vitale , pronta per essere usata e che può davvero fare miracoli.
Ho voluto condividere questa mia esperienza con tutta la comunità di SWZONE, perchè, forse , chissà, queste mie parole, scritte pure un pò maluccio, possano essere utile per anche solo una persona che in questo momento crede che "tutto sia perduto".
BUON "VIAGGIO" A TUTTI VOI
P.s. quando il chirugo che mi ha operato mi ha rivisto, è rimasto a bocca aperta......che gli dei lo benedicano sempre
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