Originariamente Scritto da
giofi83
L'imprinting gioca sicuramente un ruolo di rilievo in questo ambito, ma credo molto dipenda dal carattere che si ha e su questo l'imprinting ha poca valenza.
Fino ai vent'anni ho vissuto un po' con il complesso d'inferiorità rispetto agli altri miei coetanei: li vedevo vincenti con le ragazze (cosa basilare per un ragazzo) ed io a penare trafitto dagli strali di un amore platonico (in pratica ero rincoglionito).
Poi, grazie ad un'amica d'università, ho capito che dovevo essere me stesso, accettarmi per quello che ero, che le ragazze e gli amici mi dovevano apprezzare per quello che ero con tutti i miei difetti.
In pratica ho fatto dei miei difetti virtù.
Da allora sono stato sempre bene con me stesso, non ho mai più invidiato un'altra persona, ed ancora oggi del mio pancione me ne faccio un vanto.
E me ne frego altamente del giudizio altrui e, di contro parte, mi astengo dal dare giudizi definitivi su altri perchè, per poterli dare, bisognerebbe aver vissuto la stessa vita.
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