Giovani e meno giovani lavoratori vi ricordo che prossimamente, entro il 30 Giugno, dovrete decidere della vs futura pensione, che tradotto vuol dire, dove volete versare la vs grana, il TFR.
Lasciarla al datore di lavoro/Inps, oppure in una forma di pensione complementare.
Certamente qualcuno avrà già delle certezze, io, che con la mia dolce metà, ho fatto corsi e corsini invece ho tanti dubbi, cosi oltre che esprimerli vorrei sapere cosa ne pansate voi.
Sintetizzo come la penso attualmente, senza andare nello specifico, nella speranza d'esservi d'aiuto :
Nelle letture di manuali e scritti d'ogni specie, dalle discussioni riguardo la materia, destinazione del TFR, noto che, sindacati assicurazioni e quant'altro interessato spinge per la scelta delle varie forme pensionistiche complementari.
In questo discorso mi riferisco in particolar modo hai lavoratori giovani, ma con modalità poco diverse vale per tutti.
Intanto mi chiedo se veramente i legislatori hanno ponderato sufficientemente, senza offesa ovviamente.
E' vero che al momento non ci sono alternative, ma le leggi si possono cambiare, è vero che se si lasciasse tutto in cassa Inps alla fine di un percorso quarantennale questi giovani si ritroverebbero usufruire del 30/40% confronto l'attuale situazione, ma nessuno accenna alla eventualità che restino senza nulla o con ben poco.
Non credo sia un mistero quel che succede, anche in altri paesi, fughe di capitali e relative centinaia di migliaia di persone senza nulla in tasca ad una età oramai avanzata, non parliamo della serietà dei controlli, scaturiti poi nelle vicende Parmalat Cirio ecc..
Non ho ancora letto di una legge a garanzia di copertura, in caso di crack, per queste forme complementari, ventilano che la si farà, se è cosi vedremo come è strutturata, scusate la malafede.
Dal momento che nessuno ha la sfera di cristallo, chi ci assicura sugli eventuali probabilissimi cambiamenti delle attuali agevolazioni? che faranno i vari governi che si succederanno? vedi la ventilata, per ora schivata, tassazione dei bot ecc..
Chi ci assicura che la percentuale di interessi sia superiore al tasso Inps, dopo lo sbandierato 2005 con percentuali del'8/9% ora, questi fondi complementari, sono pressoché sullo stesso piano con Inps e ai voglia attaccarsi alla banalità che i calcoli son da farsi a lungo termine.
Ok si può obbiettare che di sicuro c'è solo la morte, ma questi lavoratori li vogliamo far vivere con qualche patema d'animo in meno ora e quando saranno vecchi.
Queste non sono solo obiezioni di chi ha già raggiunto la pensione, ma un invito alla ponderazione e magari alla ricerca di un altra soluzione per il destino pensionistico dei nostri giovani & old.
Su col morale, ciao.
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