Liberamente e rispettosamente ispirato dalla favolosa "Avventura al Castello".
Nella terra di Aldisotto, sotto il sole di una notte buia e tempestosa, Messer cimi da Treviso spronava il suo destriero (uno splendido mulo di pura razza trevigiana) sullo stretto sentiero che conduceva al Ponte dei Lamenti (cosiddetto a causa dei nugoli di zanzare che lo infestavano). Il suo bagaglio era essenziale:una spada arruginita appartenuta al bisnonno cimo dè Cimieri, poca acqua, poco cibo, una coperta, dieci macchine fotografiche digitali, duecento batterie alcaline, diecimila fogli di carta fotografica... Una delle macchine era innestata, alla maniera Borg, sul suo occhio sinistro, predisposta per catturare immagini ad ogni battito di ciglia. Messer cimi stava appunto analizzando le ultime duecento, quando imboccò il famigerato ponte che lo avrebbe condotto nella terra di Aldisopra: lo avrebbe... Ma su quel ponte di esigue dimensioni poteva transitare un solo cavaliere e, dalla parte opposta ne arrivava appunto un altro... Un corposo cavaliere baffuto, che procedeva lentamente, con il continuo rischio di rimanere incastrato tra le sponde... Erano le ore 2 di notte.
Messer cimi: Salute a voi, Cavaliere! Prego, passate pur, vi cedo il passo!
Messer Eccomi: Non sono Cavalier, purtroppo... e nonostante non sia mi facile affatto, ritorno sui mie passi e voi dò strada, nobile Cavaliere!
Messer cimi: Giammai sia detto... Neanch'io son Cavalier, ma son corretto... E ad un uomo anziano il passo cedo!
Messer Eccomi: aridaje co 'sto vecchio... Uff... Ma no, Messere: largo ai giovani è il mio motto...
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Erano le 5 della notte... e i due non s'erano mossi d'un sol passo.
to be continued... forse!
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